Un vero e proprio colpo di mano, assai grave nel merito e nel metodo.
Nel merito poiché si consente alla CRI l'accesso ai benefici di cui potevano godere solo le Organizzazioni di Volontariato rispondenti ai principi di democraticità e gratuità sanciti dalla legge 266/91. Questo significa stravolgere l'identità fondativa delle associazioni.
Nel metodo poiché per risolvere i problemi economici di un Ente di diritto pubblico si è intervenuti - peraltro all'interno di un testo prettamente finanziario e discusso a Camere sciolte - con una norma che va contro il parere del consiglio di stato e contro un atto d'intervento del Ministero della Solidarietà sociale, quindi contro la legge.
L'auspicio è il Governo possa tenere in debito conto l'ordine del giorno del sen.Iovene e che tale norma possa essere abolita.
Comunicato stampa 04/08 Roma, 06 marzo 2008