774 milioni di euro, 65mila nuovi posti, 1.362 sezioni primavera, copertura nazionale al 15 per cento: é la sintesi del piano straordinario per l'infanzia presentato ieri dal Ministero delle Politiche per la Famiglia. Ministro delle Politiche per la Famiglia, del quale si riporta il testo.

Roma, mercoledì 5 marzo 2008 - Biblioteca Nazionale Centrale Sala Conferenze - Viale Castro Pretorio 105
"Più servizi per la prima infanzia per un' Italia che cresce: sviluppo del sistema integrato dei servizi socio educativi. Azioni e prospettive" Con il piano straordinario finanziamenti per 774 milioni di euro, 65mila nuovi posti, 1.362 sezioni primavera, copertura nazionale al 15% Il varo del Piano straordinario dei servizi per la prima infanzia risale al 26 settembre 2006, con la sottoscrizione dell'intesa in Conferenza Unificata tra il Governo, le Regioni e le autonomie locali in materia di servizi socio educativi per la prima infanzia.
L'intesa è finalizzata alla creazione di una rete "integrata, estesa, qualificata e differenziata" in tutto il territorio nazionale di asili nido, servizi integrativi e servizi innovativi nei luoghi di lavoro, volti a promuovere il benessere e lo sviluppo dei bambini, il sostegno del ruolo educativo dei genitori e la conciliazione dei tempi di lavoro e di cura della famiglia. Si tratta di un piano straordinario di intervento per lo sviluppo di un sistema territoriale che incrementa i servizi esistenti, avvia il processo di definizione dei livelli essenziali e rilancia una stagione di collaborazione tra le istituzioni dello Stato, delle Regioni e dei Comuni per la concreta attuazione dei diritti dei bambini e delle bambine.
Un traguardo importante anche per rispondere agli impegni assunti dal Governo durante i lavori della prima Conferenza Nazionale per la Famiglia, che si è tenuta a Firenze il 24, 25 e 26 maggio 2007, e in vista del varo di un vero e proprio Piano Nazionale per la Famiglia. Tra gli obiettivi del Piano c'è anche l'attenuazione del forte squilibrio tra il Nord e il Sud del Paese e una complessiva crescita del sistema nazionale verso standard europei, in vista del raggiungimento, entro il 2010, dell'obiettivo della copertura territoriale del 33% fissato dal Consiglio europeo di Lisbona del 2000.
La Finanziaria 2007 ha dato l'avvio a un progetto per la famiglia organico e di lungo respiro che non ha precedenti nel nostro Paese: per il triennio 2007-2009 sono stati stanziati inizialmente 604 milioni di euro, di cui 340 a carico dello Stato (250 milioni ripartiti tra tutte le Regioni, e 90 solo tra le 11 Regioni che presentano un tasso di copertura inferiore alla media nazionale, a scopo perequativo) e 264 a carico delle Regioni e delle autonomie locali, che concorrono al finanziamento del piano in misura non inferiore al 30% delle risorse statali ripartite. Le nuove risorse per il Piano straordinario Nel mese di dicembre 2007 sono stati destinati altri 50 milioni di euro all'incremento del finanziamento statale del Piano Ai 25 milioni stanziati dal Governo con il decreto legge n. 159 del primo ottobre 2007 (interventi urgenti in materia economico-finanziaria per lo sviluppo e l'equità sociale, convertito dalla legge n. 222 del 29 novembre 2007), il 19 dicembre scorso si sono aggiunti altri 25 milioni messi a disposizione dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia con un decreto che attinge a risorse del Fondo per le politiche della Famiglia per il 2007, già destinate a varie iniziative per le quali non è stato possibile procedere all'attivazione nel corso dell'anno.
La Finanziaria 2008, alle risorse già stanziate dalla Finanziaria 2007 e oggetto dell'intesa in Conferenza Unificata, ha aggiunto per l'anno in corso altri 67 milioni di euro derivanti dalla confisca seguita al patteggiamento della sanzione per le attività illecite compiute sui mercati finanziari dalla Banca popolare italiana di Giampiero Fiorani. Le "Sezioni Primavera": un servizio educativo sperimentale L'anno scolastico in corso è iniziato con un'altra importante novità nel settore della prima infanzia. In applicazione di quanto previsto dalla Finanziaria 2007, il Ministro della Pubblica Istruzione, insieme al Ministro delle Politiche per la Famiglia e al Ministro per la Solidarietà sociale, ha sancito nel giugno scorso un'intesa con Regioni, Province e Comuni, a seguito della quale sono state finanziate 1.362 "sezioni primavera" per l'anno scolastico 2007-2008. Si tratta di un servizio educativo sperimentale, integrativo dell'offerta degli asili (0-3 anni) e della scuola dell'infanzia (3-5 anni), rivolto ai bambini tra i 2 e i 3 anni. Il contributo statale complessivo di 29.783.656 euro inizialmente previsto per l'attivazione della sperimentazione - messo a disposizione dalla Pubblica Istruzione (10 milioni), dalla solidarietà sociale (9.783.656) e dalle Politiche per la Famiglia (10 milioni) - è stato aumentato di ulteriori 5 milioni di euro mediante l'impiego di un fondo straordinario del Ministero della Pubblica Istruzione, raggiungendo così una quota pari a circa 35 milioni di euro. Le risorse dedicate alla prima infanzia oltre quota 774 milioni Il 14 febbraio 2008 è stata sancita una nuova intesa in sede di Conferenza Unificata con la quale il Governo distribuisce tra le Regioni e le Province autonome le nuove risorse che sono state messe a disposizione rispetto all'intesa precedente: i 50 milioni stanziati nel mese di dicembre e i 67 milioni previsti dalla Finanziaria 2008, per un totale di 117 milioni di risorse statali, alle quali si somma il cofinanziamento delle Regioni e delle Provincie autonome, pari ad almeno 18 milioni di euro.
Ad oggi, dunque, le risorse che sono state globalmente dedicate allo sviluppo del settore dei servizio socio educativi per la prima infanzia ammontano a oltre 774 milioni di euro: 457 milioni di risorse statali per finanziare il Piano straordinario triennale, 282 milioni di cofinanziamento regionale, e circa 35 milioni di risorse statali per finanziare le sezioni primavera nell'anno scolastico 2007-2008. L'effetto volano del Piano straordinario L'impegno profuso dal Governo sta creando un effetto volano su tutto il territorio nazionale, alzando il livello di attenzione sul settore e sviluppando virtuose sinergie. Molte Regioni, come si rileva nei Piani adottati, per esempio contribuiscono alla realizzazione del Piano con un cofinanziamento molto superiore al 30% minimo richiesto. Molte amministrazioni locali, inoltre, stanno dimostrando un aumento di attenzione e quindi di investimenti dedicati al settore. Infine occorre rilevare che il forte investimento pubblico nel settore sta sviluppando anche un analogo incremento dell'investimento dei privati, che contribuisce all'ampliamento dell'offerta di servizi, la cui qualità potrà essere sempre garantita da rigorose procedure di accreditamento a cura delle amministrazioni locali. L'obiettivo di Lisbona e i servizi sul territorio
L'obiettivo fissato dall'Agenda di Lisbona (33% di copertura territoriale entro il 2010) è certamente ambizioso, ma l'accelerazione data all'intero processo con gli investimenti degli ultimi due anni autorizza finalmente un po' di ottimismo. Stando agli ultimi dati Istat, aggiornati alla fine del 2004, la situazione di partenza della copertura media nazionale dei servizi per la prima infanzia era pari al 11,4%. Grazie al Piano straordinario, si prevede un aumento di oltre quattro punti percentuali nel triennio. Con le risorse messe globalmente a disposizione del settore sarà possibile portare il livello di copertura della domanda di servizi socio-educativi integrati per la prima infanzia a una media nazionale pari al 15%.
Ciò sarà possibile grazie alla realizzazione di oltre 40mila nuovi posti nel sistema integrato dei servizi socio educativi per la prima infanzia - in aggiunta ai 188mila posti attuali - a cui si aggiungono gli oltre 20mila posti messi a disposizione dalle nuove sezioni primavera. Il Piano, inoltre, stabilisce un livello di copertura minimo della domanda a livello regionale in misura non inferiore al 6% (in alcune regioni meridionali il dato di partenza è inferiore al 2%). Dato il carattere dinamico dei livelli essenziali, e compatibilmente con le risorse aggiuntive che si renderanno disponibili, nel tempo sarà possibile aumentare tali livelli, anche attraverso l'attività del Gruppo paritetico previsto dall'intesa, che ha il compito di elaborare proposte per l'integrazione dei livelli essenziali delle prestazioni dei servizi socio educativi per la prima infanzia.

Tabella 1. Risorse destinate ai servizi per la prima infanzia
Risorse Stima dei posti realizzabili (*)
PIANO NIDI Fondi statali Finanziaria 2007 300.000.000 16.667 Fondo Famiglia 2008 40.000.000 2.222 Integrazioni Fondo Nidi 2007 25.000.000 1.389 Integrazioni Fondo Famiglia 2007 25.000.000 1.389 Finanziaria 2008 67.000.000 3.722 Fondi regionali cofinanziamento Regioni del Nord 2007 53.008.952 2.945 cofinanziamento Regioni del Nord 2008 18.241.316 1.013 cofinanziamento Regioni del Sud 2007 211.550.940 11.753
Totale Piano nidi 739.801.208 41.100
SEZIONI PRIMAVERA Fondi statali 34.783.656 23.835 TOTALE GENERALE 774.584.864 64.935 (*) Costo unitario stimato: 18.000 euro per i posti nei nidi e 1.459 euro per quelli nelle sezioni primavera Tabella 2. Copertura territoriale dei servizi per la prima infanzia Regioni Popolazione 0-3 anni (Istat 31/12/2004)* Utenti (Istat 2004)** Valore assoluto % Piemonte 110.345 14.731 13,3 Valle d'Aosta 3.424 1.936 56,5 Lombardia 269.863 41.108 15,2 Provincia di Bolzano 15.926 1.841 11,6 Provincia di Trento 15.484 2.019 13,0 Veneto 135.298 14.416 10,7 Friuli 29.648 2.775 9,4 Liguria 35.414 5.558 15,7 Emilia Romagna 110.310 29.856 27,1 Toscana 91.048 21.450 23,6 Umbria 22.094 2.948 13,3 Marche 39.372 9.034 22,9 Lazio 151.513 13.793 9,1 Abruzzo 32.762 2.198 6,7 Molise 7.659 246 3,2 Campania 192.442 3.349 1,7 Puglia 119.249 5.937 5,0 Basilicata 15.895 815 5,1 Calabria 55.583 1.156 2,1 Sicilia 152.331 9.196 6,0 Sardegna 39.665 3.962 10,0 TOTALE 1.645.325 188.324 11,4 * Popolazione residente in età 0-3 anni (fino al compimento del terzo anno di età) al 31 dicembre 2004 (fonte Istat) ** Bambini in età fino al compimento dei tre anni che hanno usufruito del servizio di asilo nido o servizio integrativo nel corso del 2004 (fonte Istat) www.politichefamiglia.it

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