Secondo dati ufficiali, le piogge e l'alluvione provocate dal fenomeno della Niña hanno ucciso circa 70 persone e colpito più di 73 mila famiglie in tutta la Bolivia. Le aree più colpite sono state quelle dei territori orientali. Nella città di El Alto, nel quartiere di Huayna Potosi, circa 50 famiglie sono rimaste senza casa in seguito ad una frana. Una settimana più tardi, grazie alla presenza di SOS Villaggi dei Bambini, è stato aperto un Centro Comunitario SOS che ora aiuta più di 70 bambini assicurando loro protezione, cure mediche, vitto e alloggio.
All'inaugurazione del Centro Comunitario SOS erano presenti anche il vice-sindaco della città di El Alto e i rappresentanti di altre istituzioni. Hanno tutti riconosciuto l'importanza della risposta immediata di SOS Villaggi dei Bambini in seguito all'emergenza.
In particolare, l'assessore della Previdenza Sociale della città di El Alto ha sottolineato l'importanza della collaborazione con SOS Villaggi dei Bambini: "Il lavoro di SOS Villaggi dei Bambini non si basa su donazioni temporanee. L'organizzazione lavora sempre in collaborazione con la comunità".
I Centri Comunitari SOS di TrinidadLa prossima settimana SOS Villaggi dei Bambini Bolivia aprirà due Centri Comunitari SOS per i bambini della città di Trinidad, nel dipartimento di Beni. La regione è la più colpita dall'alluvione: con queste due nuove strutture, i collaboratori SOS potranno aiutare circa 240 bambini.
Nei prossimi tre mesi, i centri opereranno anche nei quartieri di Chequetije e Plaza de la Tradición. SOS Villaggi dei Bambini offrirà protezione, istruzione e assistenza alimentare e sanitaria a circa 180 ragazzi e 60 ragazze.
Secondo la missione e i valori di SOS Villaggi dei Bambini, la realizzazione di due Centri Comunitari SOS per i bambini permette una stretta vicinanza alla comunità nelle zone colpite e una proficua collaborazione con le istituzioni. Quest'ultima è fondamentale per identificare i problemi e proporre soluzioni. In particolare, la realizzazione di questi Centri Comunitari SOS è stata possibile grazie alla collaborazione di SOS Villaggi dei Bambini con Sedeges Beni e PAN Beni.