Di Fabio De Santi
Il folle suicidio alimentare di "Super sise me", l´incubo della barriera di protezione isrealiana raccontata in "Il muro" e ancora le immagini di "Kosova-o" e della campagna russa raccontata in "Portret". Sono questi alcuni degli spunti offerti dalla rassegna "Docville. Le vie del documentario" che prenderà il via martedì sera al CInema Teatro Rosmini con il film «La macchina di morte dei khmer rossi» di Rithy Panh (inizio ore 21). Una rassegna organizzata dal Nuovo Cineforum Rovereto sull´onda della visibilità ottenuta dal cinema documentaristico anche sul mercato cinematografico italiano. Questo anche grazie a successi senza precedenti di pellicole come quali Bowling a Colombine e Fahrenheit 9/11 di Michael Moore, o ai più recenti The Corporate, Super size me «La distribuzione italiana (quantomeno la più accorta) - ci ha spiegato Maurizio Cau presidente del Nuovo Cineforum Rovereto - sembra iniziare ad investire in un campo, quello del film documentario, che per troppi anni è stato inspiegabilmente relegato ai margini della produzione cinematografica».
Pur avendo alle spalle una preziosa tradizione documentaristica (si pensi fra tutte alle straordinarie opere degli anni Cinquanta di Vittorio De Seta), il cinema italiano sembra essersi riavvicinato alle forme del linguaggio documentaristico solo di recente. Da sottolineare come «Docville» sia il risultato della collaborazione con numerose associazioni ed istituzioni presenti sul territorio roveretano, le quali hanno reso possibile con il loro appoggio e la loro disponibilità la costruzione di un percorso condiviso che nel documentario sembra trovare un importante elemento di coesione.
Un esempio di come arte e cultura possano essere il luogo privilegiato dove cercare interazioni tra realtà ed istituzioni altrimenti difficilmente in dialogo.
Dopo lo sguardo all´incubo dei khmer rossi di martedì sera il 26 aprile verrà proposto «Super size me» di Morgan Spurlock un documentario di denuncia di un uomo che decide di consumare i suoi pasti soltanto nei ristoranti McDonald´s. Il 3 maggio spazio a «Un silenzio particolare» di Stefano Rulli, il 10 a «Senza paura. Storie e musica di lavoratori notturni» mentre il 17 a « Il mondo di Luigi Ghirri» di Gianni Celati e a «Portret» di Sergei Losniza ambientata nella campagna russa.
Con «Il muro»di Simone Bitton il 24 maggio uno sguardo sul governo israeliano che decide di erigere una "barriera di protezione" con la separazione tra Israele e Palestina, addentrandosi anche all´interno del territorio palestinese. A chiudere Docville il 1 giugno « Kosova-o» di E. Ciuk, sostenuto e promosso da Osservatorio sui Balcani di Rovereto, con la presenza dell´autrice.
L'Adige, 17 aprile 2005