Quando portate a casa la spesa, quante cose vanno direttamente dalla busta del supermercato alla pattumiera? La scatola di cartone del dentifricio, il cartone che tiene insieme le tre lattine di pelati, il polistirolo e la plastica con cui sono confezionati la frutta, la verdura, i formaggi... Migliaia di tonnellate di imballaggi inutili che potremmo risparmiare alle nostre tasche e alla salute del pianeta, alleggerendo sia il sacchetto della spesa, sia quello della spazzatura."Basta con gli sprechi inutili, basta con le chiacchiere, cominciamo noi, subito, adesso, a diminuire i rifiuti" è lo slogan di Disimballiamoci, la campagna d'informazione di Legambiente sull'importanza di ridurre alla fonte la produzione di rifiuti. Sabato 1 marzo, in tutta Italia, i volontari di Legambiente si daranno appuntamento fuori dai supermercati per sensibilizzare i cittadini e le catene di distribuzione sull'uso eccessivo delle confezioni inutili, per informare sulle molte vie di una spesa sostenibile e leggera.L'appuntamento principale per la stampa è a Roma, alle ore 11.00, davanti al supermercato Auchan del centro commerciale Porta di Roma (Via Delle Vigne Nuove, 201 - Bufalotta).
Gli imballaggi, che paghiamo con la nostra spesa, costituiscono infatti il 60% del volume e il 40% del peso dei rifiuti urbani degli italiani. Il modello produttivo e lo stile di vita dei paesi industrializzati producono montagne di rifiuti per le quali è sempre più complicato trovare una sistemazione, come l'emergenza campana ha prepotentemente riportato in primo piano. I rifiuti costituiscono una delle più gravi emergenze ambientali con cui non solo l'Italia si trova a fare i conti.
"Lo smaltimento dei rifiuti è un problema planetario dai costi ambientali altissimi che potrebbero essere abbattuti significativamente applicando il principio comunitario delle 4R: riduzione, riutilizzo, riciclaggio, e solo alla fine recupero di energia - spiega Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente -. La riduzione della produzione dei rifiuti è la prima e fondamentale questione da affrontare. Dalla produzione alla distribuzione, passando per le amministrazioni pubbliche, tutti devono sentirsi coinvolti. Anche i cittadini possono contribuire a invertire la tendenza, con acquisti sempre più consapevoli".
Semplice e pragmatica, dunque, l'azione di Legambiente sabato prossimo con Disimballiamoci. I volontari dell'associazione chiederanno ai clienti di supermercati, ipermercati, centri commerciali o altri punti vendita di disimballare la spesa e di consegnare almeno un imballaggio dei prodotti acquistati. Il raccolto sarà poi avviato al circuito del riciclo. L'obiettivo è di informare i cittadini che, attraverso piccoli gesti quotidiani, è possibile dare un contributo alla riduzione dei rifiuti, acquistando prodotti che tengono conto della salute del pianeta.
Numerosi gli appuntamenti previsti in tutte le regioni. Tra questi, in Campania, a Salerno al supermercato GS di via Posidonia 132, alle 10; a Solofra (Avellino) sul piazzale del supermercato Coop in piazza Umberto I; a Pontecagnano alle 10 presso l'ipermercato Carrefour. In Puglia, a Corato (Bari) al Maxistore Dimeglio in via Prenestina dalle 9.30 alle 12.30; a Bari all'Intercoop di via Santa Caterina alla stessa ora; ad Andria (Bari) dalla 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 al centro commerciale Ipercoop. In Sicilia, a Ragusa davanti all'Ipercoop; e a Vittoria Valle dell'Ippari (Ragusa) all'ipermercato Cityper. In Basilicata, a Potenza, alle 9 davanti ai Supermercati Iper Futura. In Veneto, a Padova alle ore 12 di fronte al supermercato Alì din via Siracusa, 18. In Lombardia, a Milano alle 9 al centro commerciale Sarca - Ipercoop in viale Sarca; a Busto Arsizio all'IPER di Solbiate Olona dalle ore 15,30 alle 18,30. In Calabria, a Reggio Calabria presso il supermercato Quiper in viale Calabria, dalle ore 10 in poi; a Castrolibero (Cosenza) alle ore 10 davanti al supermercato GS. In Toscana a Firenze davanti alla Coop Le Piagge dalle 10 alle 12.30.
Imballaggi: conosciamoli meglio Gli imballaggi sono prodotti generalmente con i sei materiali che seguono:
Acciaio: Per barattoli, scatolette, bombolette, ma anche coperchi e tappi. Con 19mila barattoli si può fare un'auto, mentre con circa 2,5 milioni di scatolette si realizza 1 km di binario.
Alluminio: L'industria alimentare impiega il 90% dell'alluminio prodotto nel mondo per realizzare lattine, scatole, vaschette e tubetti. Si ricava dalla bauxite, con grande dispendio energetico
e consumo di suolo. 800 lattine sono sufficienti per produrre una bicicletta, 37 per una caffettiera e 3 per un paio di occhiali.
Cartone: Sono tanti i prodotti imballati in scatole di cartoncino riciclato. In un anno ogni italiano getta via una quantità di carta sufficiente a coprire 5 campi da tennis.
Legno: Riciclando le cassette per la frutta e la verdura o le pedane per trasportare le merci si possono realizzare, ad esempio, pannelli per mobili in truciolato. Con il riciclo di 30 pedane si produce un armadio.
Plastica: La plastica usata è di molti tipi: con il PET si fanno le bottiglie, con il polipropilene (PP) i flaconi, con il PVC i tubi idraulici. Riciclando 20 bottiglie si può confezionare un pile caldo ed ecologico.
Vetro: Il vetro è riciclabile all'infinito con risparmi energetici notevoli. Il 60% delle bottiglie prodotte in Italia è fatto con vetro riciclato.
Avviando a riciclo gli imballaggi, combattiamo l'effetto serra
- Riciclare ci permette di risparmiare energia, di non utilizzare risorse naturali e di diminuire le emissioni di gas serra.
- Riciclando 1 kg di carta si compensano le emissioni di CO2 che un'auto di piccola cilindrata produce per percorrere 9 km.
- Avviando a riciclo 1 lattina di alluminio si risparmia l'energia necessaria a tenere accesa 3 ore una TV da 14 pollici.
- Riciclando 1 tonnellata di PET si immettono in atmosfera 140 Kg di CO2 equivalente contro i 2.600 Kg derivanti dalla produzione dal petrolio.
- Con il riciclaggio di 1 tonellata di acciaio le emissioni in atmosfera si riducono del 65%.
- Riciclando 1 tonnellata di vetro si risparmia il 48% di energia.
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