Esprimiamo tutta la nostra solidarietà alla vittima di tanta violenza. Ma questo non basta. E' necessario che lo sdegno si traduca in un'iniziativa politica e culturale forte, in grado di contrastare una campagna in corso da mesi contro la libertà delle donne. Una vera crociata, intrisa del peggiore fondamentalismo, che con cinismo ne calpesta la dignità e la sofferenza. Con gli eventi di Napoli, questa campagna fa un salto di qualità e dispiega tutto il suo potenziale antidemocratico. Sotto attacco è stato messo lo stato di diritto, la possibilità di utilizzare in modo corretto una legge dello stato passata al vaglio di due referendum, le fondamentali garanzie democratiche che devono valere sempre per tutte e tutti.
Chiediamo che vengano individuate le responsabilità di quanto successo. Chi ha autorizzato il blitz? Sulla base di quali elementi? Il mandato legittimava tanta brutalità? Sono necessarie risposte urgenti e chiare.
Crediamo sia giunto il momento di dire basta. In molte città d'Italia le donne hanno convocato assemblee e primi momenti di mobilitazioni. Non vanno lasciate sole. La difesa della loro libertà e dei loro diritti ci riguarda tutti, uomini e donne. Da parte nostra faremo il possibile per contrastare questa deriva oscurantista e reazionaria, chiamando tutta l'associazione a una battaglia decisiva per le sorti della democrazia in questo paese.