La delegazione ha presentato alla ministra Melandri la campagna "Pechino 2008: Olimpiadi e diritti umani in Cina", soffermandosi in particolare su quattro forme di violazione dei diritti umani particolarmente collegate alla preparazione dei Giochi olimpici: l'amplissimo uso della pena di morte, la censura nei confronti dei giornalisti della carta stampata e di Internet, il vasto ricorso alla rieducazione attraverso il lavoro e ad altre forme arbitrarie di detenzione amministrativa e, infine, la repressione nei confronti dei difensori dei diritti umani.

Amnesty International ha segnalato alla ministra Melandri due casi di difensori dei diritti umani perseguitati a causa delle loro attività pacifiche: Ye Guozhu, che sta scontando una condanna a quattro anni di carcere per aver denunciato gli sfratti forzati eseguiti dalle autorità cinesi per consentire la costruzione di strutture e impianti olimpici; e Hu Jia, che il 28 gennaio di quest'anno è stato formalmente incriminato per "incitamento alla sovversione", solo per aver denunciato arresti illegali di attivisti per i diritti umani.

La ministra Melandri si è impegnata a sottoporre questi due casi, il primo dei quali è già seguito dal Comitato olimpico internazionale, all'attenzione della Farnesina.
La ministra Melandri e la delegazione di Amnesty International hanno concordato che le Olimpiadi di Pechino, lungi dall'essere oggetto di campagne di boicottaggio, dovrebbero costituire per la Cina un momento di apertura e di avanzamento nel campo dei diritti umani e che questi passi avanti dovrebbero essere permanenti e non limitati alla durata dello svolgimento dei Giochi.

L'organizzazione per i diritti umani ha sottolineato la necessità di avviare un'interlocuzione positiva con il Comitato olimpico nazionale italiano e l'importanza del coinvolgimento del mondo sportivo nella propria campagna. La ministra Melandri si è detta convinta dell'utilità di questa collaborazione e certa che il mondo dello sport e gli stessi atleti in gara sapranno rappresentare i valori dello spirito olimpico.

Amnesty International ha infine espresso il proprio ringraziamento alla ministra Melandri per la disponibilità mostrata e gli impegni assunti nel corso dell'incontro. 

Visita le pagine della campagna "Pechino 2008: "Pechino 2008: Olimpiadi e diritti umani in Cina ".

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Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361,
e-mail: press@amnesty.it  

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