"Per rendere sostenibile il suo ciclo dei rifiuti, - prosegue Cogliati Dezza - l'Italia si deve porre immediatamente due obiettivi: ridurre drasticamente la produzione dei rifiuti e ridurre il loro smaltimento in discarica, dove finiscono ancora per il 50%. Occorre evitare la scorciatoia dell'eccessivo incenerimento, e pianificare e adottare, invece, una strategia nazionale che metta a sistema il principio della penalità e della premialità".

"Bisogna penalizzare economicamente molto più di quanto fatto finora l'interramento dei rifiuti, con una nuova ecotassa regionale, e la produzione eccessiva da parte dei cittadini e delle aziende, applicando la tariffa puntuale (che cresce in maniera proporzionale alla produzione di rifiuti indifferenziati) - spiega il presidente di Legambiente -. E utilizzare, poi, le risorse ricavate solo per incentivare la diffusione delle buone pratiche per la prevenzione dei rifiuti e quella delle raccolte domiciliari, già adottate con successo in diverse parti d'Italia".

"Solo così - dice Cogliati Dezza - il nostro Paese potrà raggiungere l'obiettivo minimo di legge del 65% di raccolta differenziata entro il 2012, lasciando al recupero energetico solo la frazione combustibile non riciclabile del restante 35%. Ed evitando, anche, costruzione di troppi impianti d'incenerimento, il cui sovradimensionamento otterrebbe il dannoso risultato di ostacolare il riciclaggio".

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