"Per la prima volta - sottolinea Marco Granelli, Presidente di CSV.net - viene indicato lo strumento del bilancio sociale per ottemperare all'obbligo per le imprese sociali di rendicontare la loro attività, il loro impatto e la coerenza con la propria missione, ma anche i rapporti con gli interlocutori e gli stakeholder". Il decreto indica le linee guida per tutte le organizzazioni di impresa sociale, e quella di oggi - prosegue Granelli - "è una significativa occasione per costruire linee guida di rendicontazione sociale che riconoscono e vanno incontro alla specificità che è propria del mondo del volontariato".
L'invito di Stefano Zamagni, presidente dell'Agenzia per le Onlus, è infatti quello a spingersi al di là di un semplice strumento di rendicontazione per "definire degli indicatori di efficacia che mettano in evidenza le caratteristiche fondamentali di una OMI, un'organizzazione a movente ideale, come le organizzazioni di volontariato, ovvero la cultura del dono e la capacità di creare relazioni tra diverse sfere della società".
È d'accordo Andrea Olivero, Presidente Nazionale ACLI, che dichiara: "Le linee guida presentate oggi sono uno strumento utile e interessante che può contribuire in maniera significativa a mettere in relazione le diverse parti sociali, e a far sì che esse stesse si leggano nella loro capacità di essere utili alla società. Questo è fondamentale affinché ci sia una politicità del civile, ovvero la capacità della società civile organizzata di andare insieme verso il bene comune, ma anche una modalità di rendicontazione più facile che lo renda visibile a tutti i cittadini".
Recuperare la capacità di relazione è urgente secondo Maria Guidotti, Portavoce del Forum Terzo Settore, che sottolinea come lo strumento del bilancio sociale sia "un'occasione importante per superare l'autroreferenzialità e per dare una nuova forza a quella che dovrebbe essere la vera mission delle Organizzazioni di Volontariato, cioè quella di creare rapporti sociali che coinvolgano i soggetti in modo attivo"
"Vogliamo fare in modo - conclude Granelli - che le organizzazioni non siano sole in questo compito, che non lo vivano come un obbligo burocratico ma come un'opportunità di migliorarsi.
Per questo 21 Centri di Servizio stanno già sperimentando le linee guida, offrendo così un servizio di sostegno a più di 100 Organizzazioni di Volontariato".
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