Grazie alla collaborazione di alcune ONG ha promosso dei progetti nel sud del mondo per orientare alla mondialità giovani e famiglie. Si è inoltre riproposta di presentare ai ragazzi il Servizio Civile Internazionale quale ulteriore possibilità di servizio accanto agli ultimi. Un appuntamento particolarmente atteso e portato avanti dall'Area Mondialità è l'annuale festa Palermondo, che si tiene a metà gennaio, e che vede il coinvolgimento diretto delle comunità di immigrati presenti nel territorio palermitano.
Infine la Caritas ha avviato un dialogo proficuo con altri uffici pastorali, tra cui, in particolare, l'Ufficio per la Pastorale dei Migranti e l'Ufficio Missionario diocesano e auspica un coinvolgimento delle congregazioni religiose presenti nel territorio palermitano che sono caratterizzate da una forte presenza in terra di missione.
Quest'anno l´area Mondialità della Caritas di Palermo, con la compartecipazione della Provincia Regionale di Palermo, Assessorato ai Diritti Umani e Civili, ha promosso Palermondo: racconto sulla multiculturalità concorso internazionale di fotografia mirato alla promozione del territorio e della provincia di Palermo, non solo come realtà multiculturale, ma anche come luogo di pace ed intercultura.
Il concorso metteva in luce quelle situazioni in cui la diversità culturale è motivo di arricchimento e crescita per le parti coinvolte e la comunità intera, ed allo stesso tempo dava spazio alla denuncia dei comportamenti discriminatori, lesivi della dignità della persona. L´iniziativa si proponeva anche di stabilire relazioni reciproche future tra il nostro paese ed altri paesi in via di sviluppo. A tal fine, il primo premio assoluto era costituito da un viaggio a Nyololo, nella diocesi di Iringa in Tanzania, territorio sostenuto dalla Diocesi di Palermo.
Nel 2008, anno europeo del dialogo interculturale, la Caritas diocesana di Palermo ha scelto come tema dell'annuale calendario Palermo cuore dell'Intercultura. Nelle città mediterranee come Palermo, il passato fa sempre concorrenza al presente. A Palermo il riferimento alla qualità e alla ricchezza delle stratificazioni storiche e culturali della città è stato indispensabile per la crescita di una nuova sensibilità, aperta al confronto con e tra le diverse esperienze delle comunità immigrate. Palermo oggi può riaffermare la proprie identità attraverso il riconoscimento delle diversità. L'incontro e l'integrazione possono avvenire solo se si riconosce il valore della propria storia, caratterizzata dall'eterogeneità: fenici, arabi, normanni, francesi, spagnoli.
Il nostro vademecum è stato il XVII rapporto sull'Immigrazione Caritas/Migrantes, prezioso strumento per la conoscenza del fenomeno migratorio in Italia e a Palermo. Uno sguardo particolare abbiamo voluto dare ai bambini e alle donne, queste ultime definite "una vera e propria forza dormiente da utilizzare nella sua capacità di mediare e accogliere". Questa grande risorsa, invece - sempre secondo il rapporto Caritas - "rischia di subire la perpetuazione dell'assenza dei diritti o, peggio, della vulnerabilità, della discriminazione e dello sfruttamento a carattere sessuale".