La partecipazione dell'associazione per i diritti umani è legata, quest'anno, alla campagna "Pechino 2008: Olimpiadi e diritti umani in Cina ".
"I Giochi olimpici che inizieranno l'8 agosto rappresentano per Amnesty International un'opportunità unica per mobilitare l'opinione pubblica, direttamente e attraverso gli oltre 20.000 giornalisti già accreditati, e spingere il governo di Pechino a migliorare significativamente la situazione dei diritti umani" - ha dichiarato Stefano Pratesi, vicepresidente della Sezione Italiana di Amnesty International, presente a Viareggio.
"Il principale obiettivo della campagna di Amnesty International è che la Cina onori l'impegno assunto di fronte al Comitato olimpico internazionale (Cio). Nell'aprile 2001, Kiu Jingmin, vicepresidente del Comitato promotore per le Olimpiadi cinesi, affermò: ?Assegnando a Pechino i Giochi, aiuterete lo sviluppo dei diritti umani'. A sette mesi dall'inizio delle Olimpiadi e nonostante alcune riforme in tema di pena di morte e di libertà di stampa per i media internazionali, questo impegno appare lontano dall'essere rispettato" - ha aggiunto Pratesi.
Amnesty International, in vista dei Giochi olimpici di Pechino, ha sottoposto al governo cinese quattro richieste: garantire piena libertà d'azione ai difensori dei diritti umani, ponendo fine a minacce, intimidazioni, arresti e condanne; ridurre significativamente l'applicazione della pena di morte, come primo passo verso la sua completa abolizione; applicare solo forme di detenzione in accordo con le norme e gli standard internazionali sui diritti umani e introdurre misure che tutelino il diritto a un processo equo e prevengano la tortura; porre fine alla censura, soprattutto nei confronti degli utenti di Internet.