Le regioni Umbria ed Emilia Romagna hanno firmato ieri 17 gennaio gli accordi con il Dipartimento delle politiche per la famiglia per l'attuazione di interventi di sostegno ed aiuto ai nuclei familiari, che si aggiungono a quelli già siglati con Toscana, Veneto, Lazio, Liguria, Sardegna, Sicilia e con la Provincia autonoma di Trento.
D'intesa con Regioni ed Enti locali, il Ministro delle politiche per la famiglia Rosy Bindi aveva destinato circa 100 milioni di euro alla sperimentazione di progetti e misure innovative per la riorganizzazione dei consultori familiari, la qualificazione degli assistenti familiari e l'abbattimento delle tariffe dei servizi per le famiglie numerose.
A seguito delle intese, Regioni e Province autonome beneficiano subito degli importi ripartiti dal Fondo nazionale per le politiche della famiglia (che per il 2007 ammonta a 223 milioni di euro) e approvati in Conferenza unificata lo scorso 27 giugno, ai quali si aggiungono gli importi che Regioni e Province autonome devono cofinanziare autonomamente.
Gli accordi siglati ieri stabiliscono per la Regione Umbria un finanziamento a carico del Fondo nazionale per le politiche della famiglia di 1.592.549,00 euro più il cofinanziamento regionale di 238.882,35 euro. Alla Regione Emilia Romagna vanno 6.842.186 euro, provenienti dal Fondo nazionale per le politiche della famiglia ai quali si sommano una serie di contributi, da parte dei Comuni interessati, nella misura minima del 20%.
Gli accordi individuano le risorse per ognuna delle tre aree di intervento - consultori, assistenti familiari e tariffe - le loro dimensioni quantitative, i tempi, le modalità di attuazione ed i soggetti responsabili per la valutazione ed il monitoraggio dell'efficacia degli interventi.