Nata con l'intento di tracciare un profilo del livello di maturità delle organizzazioni che si occupano di immigrazione, la ricerca si è proposta di individuare anche linee di sviluppo, progettualità nuove e bisogni delle organizzazioni che ruotano intorno al mondo degli stranieri che hanno scelto di fermarsi nel nostro paese.
Più di duecentotrentamila, secondo il rapporto 2006
dell'Osservatorio sull'Immigrazione in Piemonte,, che vivono, lavorano, frequentano le scuole elementari, medie ecc.. In poche parole, impegnati in un percorso di inserimento economico e sociale all'interno della comunità piemontese.
"La crescita del fenomeno dell'immigrazione è stata tumultuosa e inaspettata - commenta Vittorio Pernechele, Presidente del CSV Novara - Risulta oramai chiaro che il problema dell'accoglienza e dell'integrazione deve rispondere ad esigenze di carattere strutturale e non congiunturale. Tale riflessione porta alla necessità di un ripensamento delle politiche pubbliche sotto molteplici punti di vista (piano sanitario, gestione dei servizi sociali, diritto alla casa), tenendo ben presente che l'immigrazione risponde a logiche individuali e collettive molto varie, talora contrastanti. Per tali motivi risultano determinanti ricerche di studio per capire il fenomeno nelle sue diverse sfaccettature, per prevenire effetti dannosi e per coltivare una cultura della convivenza e della tolleranza reciproca. Affinché la convivenza diventi cittadinanza e il volontariato sia una buona prassi da diffondere e imitare per una reale integrazione"
Per maggiori informazioni:
Aldina Trombini
Ufficio Stampa A.csv - Associazione dei Centri di Servizio per il Volontariato di Biella, Novara e Vercelli
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