L'episodio è sintomo di una grave debolezza culturale, una vera e propria vittoria dell'oscurantismo di cui si sono resi protagonisti 60 docenti universitari. Ma quali insegnamenti potranno mai dare quei professori che negano la libertà di espressione e di pensiero? Che tipo di formazione non solo accademica ma soprattutto umana potranno trasmettere ai loro studenti? E' molto amaro dover ammettere che in questo modo l'Università si trasforma da culla della cultura, luogo deputato alla diffusione dei saperi a spazio ostile al confronto e chiuso al dibattito.
Ci rivolgiamo quindi al chiarissimo Rettore Guarini dell'Università La Sapienza affinché venga tolta l'abilitazione all'insegnamento ai docenti firmatari della lettera che ha aperto il fuoco delle polemiche.
La nostra richiesta è il frutto di una riflessione che parte proprio dall'esperienza di continuo confronto e scambio interconfessionale che Amici dei Bambini porta avanti nei 30 Paesi in cui opera a favore dell'infanzia abbandonata. In oltre vent'anni di attività è stato l'ascolto dell'altro e l'apertura al dialogo ciò che ci ha permesso di lavorare in contesti sociali e politici differenti. Il rischio che si corre nello spalleggiare simili contestazioni - ha concluso Marco Griffini - è quello di negare a intere generazioni di giovani di conoscere l'essenza stessa della cultura, che non può prescindere dal confronto e dall'apertura al dialogo."