"Va innanzitutto ricordato - spiega l'Assessore - che il Consultorio familiare è un servizio socio-sanitario offerto alla famiglia nella sua interezza in una situazione sociale e lavorativa in cui è sempre più evidente la difficoltà di conciliare i tempi del lavoro con quelli di cura anche a fronte di minore disponibilità di risorse economiche, di tempo, di spazio, di modelli di riferimento consumistici che sembrano emarginare sempre più un valido sistema di valori. Già nel 2005 il governo veneto aveva emanato un atto di indirizzo e organizzazione che aveva introdotto alcune innovazioni adeguando, tra l'altro, gli orari d'apertura al pubblico, attivando spazi dedicati alla mediazione familiare e ai giovani. Il provvedimento - aggiunge Valdegamberi - destina, per il 2008, 3 milioni 537 mila euro a valere sui fondi della finanziaria statale 2007, per i quali è stata siglata a novembre l'intesa tra Ministero della Famiglia e Regioni con l'obiettivo di far diventare il consultorio un servizio più rispondente alle esigenze della famiglia veneta, focalizzandolo come servizio relazionale dove siano potenziate le attività di: accompagnamento alla genitorialità nei primi anni di vita del bambino, la prevenzione dell'interruzione volontaria della gravidanza, l' accompagnamento dei genitori durante la crescita dei figli, ma anche l'educazione alla sessualità, la prevenzione del disagio giovanile, il sostegno dei genitori nei casi di separazione e divorzio, la prevenzione del maltrattamento intrafamiliare. Inoltre vogliamo potenziare l'integrazione e la collaborazione fra servizi pubblici e privati del territorio".
Per attuare il piano regionale sarà approvato un bando a favore di progetti presentati dalle Aziende Ullss del Veneto entro il primo trimestre 2008; dopo la valutazione regionale dei progetti (che avranno la durata di un anno) saranno assegnate le risorse finanziarie. L'Assessore ricorda che le sedi pubbliche dei consultori pubblici nel Veneto sono 131 mentre 28 sono i consultori privati riconosciuti. In media nella Regione del Veneto vi è un'équipe consultoriale ogni 36.170 abitanti in linea con lo standard regionale. Gli operatori presenti sono 742 e le figure maggiormente rappresentate sono gli psicologi, gli assistenti sociali e i ginecologi, seguiti dalle ostetriche, infermieri professionali, assistenti sanitari, educatori e consulenti legali. Nel 2006 i casi trattati risultano 131.171 per un totale di 582.292 prestazioni di cui 371.096 effettuate nell'ambito ostetrico-ginecologico cioè nell'area della procreazione (42,5%), della contraccezione (22,6%), della sessualità (15,4%), della menopausa (14,9%), dell'IVG 3,0%; e 211.195 nell'ambito psicologico e sociale relative ai minori e ai minori stranieri non accompagnati, alle adozioni e all'affido familiare, ai problemi di affidamento dei figli con genitori in procinto di separarsi, di mediazione familiare.
(fonte: Ufficio stampa Regione Veneto)