L'efficienza energetica rappresenta un'opportunità cruciale per gli enti del Terzo Settore, consentendo di ridurre i costi, migliorare i servizi e contribuire alla sostenibilità ambientale. Tuttavia, diversi ostacoli, tra cui la mancanza di risorse economiche e competenze, frenano l'implementazione di interventi di efficientamento. Il progetto formativo "Energia Consapevole" si propone di superare queste barriere, offrendo supporto e soluzioni personalizzate agli enti interessati.
Per molti enti, soprattutto quelli operanti nel settore sociosanitario, le spese per riscaldamento e raffrescamento rappresentano una delle principali voci di costo, subito dopo il personale. Questo impatto significativo sul budget può limitare o addirittura frenare l’azione sociale di tali organizzazioni.
Molti edifici presentano margini di miglioramento considerevoli: interventi sugli impianti, sulle superfici disperdenti, la riqualificazione degli infissi o l’installazione di sistemi di building automation potrebbero portare a benefici economici rilevanti.
Ad esempio, un edificio con più di 10 anni e in condizioni conservative sotto la media potrebbe ottenere un risparmio annuo in bolletta superiore al 50%.
Ma il vantaggio economico non è l’unico beneficio. Se una casa di accoglienza per persone in difficoltà riduce i costi energetici, le risorse risparmiate possono essere reinvestite nelle attività sociali, migliorando l’efficacia dei percorsi di recupero e riducendo la spesa sociale a carico della collettività. Inoltre, una riduzione dei consumi protegge anche da futuri rincari dell’energia, come quelli verificatisi negli ultimi anni.
Non bisogna trascurare nemmeno l’importanza di ambienti più confortevoli e decorosi, che migliorano l’immagine dell’ente e valorizzano il servizio offerto. Infine, il contenimento delle emissioni di gas climalteranti è un ulteriore vantaggio, sempre più vincolante in base alle direttive europee.
Perché questi interventi non vengono realizzati?
Nonostante i benefici evidenti, molti enti non investono in efficienza energetica per diverse ragioni.
1. Scarsa disponibilità economica: sebbene sia un ostacolo importante, oggi esistono strumenti per superare questa barriera.
2. Mancanza di competenze e risorse umane: le organizzazioni spesso non dispongono di personale dedicato a seguire questi progetti.
3. Edifici non di proprietà: la difficoltà di coordinare gli interventi con i proprietari dell’immobile frena molte iniziative.
4. Fattori psicologici e preconcetti: secondo il rapporto ENEA 2024, diversi bias cognitivi influenzano le decisioni in materia di efficientamento energetico:
- Bias dello status quo: la preferenza per la situazione attuale porta a evitare i disagi dei lavori.
Avversione alla perdita: il costo iniziale degli interventi è percepito come una perdita immediata, oscurando i benefici futuri.
- Effetto di ancoraggio: le stime iniziali errate su costi e durata dei lavori scoraggiano l’adozione di certe soluzioni.
- Bias della disponibilità: la percezione che gli interventi siano complessi e lunghi porta a sottovalutarne i vantaggi a lungo termine.
Nel contesto descritto si inserisce il webinar "Energia consapevole – potenziale di miglioramento e opportunità di risparmio per gli Enti Non profit", che si svolgerà il 17 marzo, il 4 e il 15 aprile dalle ore 10:00 alle 10:45, e sarà dedicato proprio alla valutazione delle possibili migliorie e agli strumenti di finanziamento, tra cui agevolazioni fiscali e schemi contrattuali innovativi che riducono l’investimento iniziale a carico dell’ente.
L’iniziativa è già attiva: puoi trovare tutte le informazioni a questo link.
