Lo prevede il decreto “Milleproroghe”

Slitta al 1° gennaio 2026 l’entrata in vigore del regime Iva per il Terzo settore: lo prevede l’art. 3, comma 10, del decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 202 (decreto “Milleproroghe”). Pertanto il passaggio dall’attuale regime di esclusione da Iva (disciplinato dall’art. 4 del Dpr 633/72) al nuovo regime di esenzione (di cui all’art. 10 del medesimo Dpr) – con il conseguente assoggettamento a tutti gli adempimenti previsti – non avverrà nel corso del 2025.

Il dl 202/2024, infatti, “congela” per un altro anno le disposizioni contenute nell'art. 5, comma 15-quater, del dl 146/2021, convertito con modifiche dalla Legge 215/2021, contenente la nuova disciplina Iva prevista per gli enti non profit associativi.

L’ennesimo differimento – precisa la norma – è stato disposto “In attesa della razionalizzazione della disciplina dell'imposta sul valore aggiunto per gli enti del terzo settore, in attuazione dell'articolo 7 della legge 9 agosto 2023, n. 111, (…)”.

Il decreto-legge n. 202/2024, che ora passerà all’esame di Camera e Senato per la conversione in legge, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 27 dicembre scorso.

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