In un contesto internazionale segnato da conflitti e sofferenze, l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma si conferma un faro di speranza. Grazie alla collaborazione con Fondazione Soleterre e Fondazione Zaporuka, l'ospedale romano sta offrendo una preziosa opportunità di formazione a dieci specialisti ucraini, impegnati nella riabilitazione dei bambini vittime della guerra.
L'invasione russa dell'Ucraina ha lasciato profonde ferite, soprattutto tra i più piccoli. Per rispondere a questo drammatico scenario, l'Ospedale Bambino Gesù, riconosciuto a livello internazionale per l'eccellenza delle sue cure pediatriche, ha aperto le porte a un gruppo di medici ucraini. Questi professionisti, provenienti dagli ospedali di Leopoli e Kiev, stanno seguendo un intenso percorso formativo incentrato sulla riabilitazione fisica, con particolare attenzione ai traumi causati dagli ordigni esplosivi.
Il training, reso possibile grazie al sostegno dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, si svolge in un'atmosfera di grande collaborazione e scambio di conoscenze. Gli specialisti ucraini hanno l'opportunità di apprendere direttamente dalle eccellenze italiane, acquisendo competenze fondamentali per affrontare le sfide della riabilitazione pediatrica in un contesto di emergenza.
"Questa formazione rappresenta molto più di un'occasione per apprendere nuove conoscenze tecniche", ha sottolineato Mariarosaria Borraccia, responsabile del Programma Salute di Fondazione Soleterre in Ucraina. "È un'opportunità preziosa per i medici ucraini di confrontarsi con un'eccellenza come l'Ospedale Bambino Gesù, di arricchire le proprie competenze con contenuti innovativi e, al tempo stesso, di trovare un momento di respiro lontano dalle sirene e dai missili".
L’attività di formazione in corso si inserisce nell’ambito del progetto “Rafforzamento della capacità degli ospedali di Lviv, Kyiv e Dnipro di rispondere, gestire e trattare le emergenze complesse legate alle vittime di ordigni esplosivi, sostenuto da AICS Kiev, con cui Soleterre e Zaporuka mirano a costruire e supportare team multi-disciplinari per quattro centri di riabilitazione ucraini (due pediatrici e due per adulti) per sviluppare le competenze necessarie a far fronte ai nuovi bisogni emersi dopo l’invasione russa da febbraio 2022.
Il progetto è parte dell’Iniziativa di emergenza a favore della popolazione colpita dal conflitto in Ucraina e nei Paesi limitrofi, finanziata dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo con un contributo di 46,5 milioni di euro. L’iniziativa sostiene 27 progetti, guidati da Organizzazioni della Società Civile (OSC) italiane, internazionali e locali che forniscono aiuti umanitari salvavita nei settori di istruzione, salute, protezione, acqua e servizi igienico-sanitari, emergenza e sminamento, dedicati a oltre 900.000 individui. L’iniziativa segue il successo del bando di primissima emergenza AICS del 2022 che ha assegnato 14 milioni di euro a 14 progetti in Ucraina, fornendo supporto a oltre 150.000 persone vulnerabili.