Presentato al Circolo Acli Lambrate il decimo Rapporto dell’Iref (Istituto di Ricerche Educative e Formative delle Acli) sull’Associazionismo Sociale, intitolato “La prospettiva civica”. Offre uno sguardo approfondito sull'evoluzione del tessuto associativo italiano. Lo studio rivela un panorama in trasformazione, caratterizzato da una flessione della partecipazione civica tradizionale, ma anche da una vivace proliferazione di nuove realtà associative.
Il rapporto mette in evidenza, come, sebbene la partecipazione civica tradizionale sia in calo, esistono numerose piccole associazioni tematiche, spesso animate da giovani e dotate di una struttura flessibile e digitalizzata. Queste nuove associazioni, spesso di piccole dimensioni e animate da giovani, si distinguono per la loro capacità di rispondere ai bisogni specifici delle comunità locali. Dotate di una struttura agile e digitalizzata, rappresentano dei veri e propri punti di riferimento per la coesione sociale, affrontando tematiche cruciali come l'inclusione, la sostenibilità ambientale e il supporto alle fasce più vulnerabili.
Il rapporto sottolinea come l'associazionismo stia assumendo un ruolo sempre più centrale nel colmare le lacune istituzionali e nell'offrire soluzioni concrete ai problemi del territorio. Tuttavia, emerge anche la difficoltà di molte micro-associazioni informali nell'adeguarsi alle nuove normative introdotte dalla Riforma del Terzo Settore.
Un altro aspetto rilevante è il carattere mutualistico e collaborativo dell'associazionismo, che lo distingue dalle logiche di mercato. Dalle reti di supporto tra genitori, alla tutela di lavoratori precari, fino al supporto nei settori della salute mentale e dell’educazione, “il volontariato italiano crea connessioni significative che offrono alternative a modelli economici basati solo sull’efficienza e il profitto”.
Infine, il rapporto evidenzia il ruolo delle associazioni come spazi di partecipazione politica alternativa. In un contesto di crescente sfiducia nei confronti delle istituzioni, l'associazionismo offre una voce a coloro che sono spesso esclusi dai processi decisionali, come i giovani, i migranti e le persone in difficoltà economica.
Fonte: Redattore sociale