Interessante chiarimento del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
I modelli standard di statuto predisposti dalle reti associative ad uso dei propri aderenti (predisposti ai sensi dell’art. 47, comma 5, del Codice del Terzo Settore), potrebbero in astratto essere utilizzati anche da enti non associati, che potrebbero, nella propria autonomia, mutuare dai modelli stessi alcune formulazioni ivi contenute ai fini della redazione del proprio statuto, eliminando gli eventuali riferimenti alla rete. Tuttavia, l’eventuale utilizzo del modello standard da parte di un ente non appartenente alla rete associativa non consente all’ente utilizzatore di accedere alla riduzione dei tempi procedimentali e alla delimitazione dei poteri istruttori della P.A., che il legislatore ha individuato proprio come misura di particolare “favor” nei riguardi delle reti: lo ha precisato il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con la Nota n. 8301 del 4 giugno 2024, disponibile al presente link.