Le nostre comunità, i nostri contesti di vita, sono un potenziale incredibile di capacità di risposta sociale attraverso forme di relazione reciproca tra sistemi, sistemi e persone e tra le stesse persone.

Un problema sociale, qualunque esso sia, deve essere affrontato chiaramente con una serie di servizi, progetti, risorse economiche da cui non prescindere. Servizi progetti e risorse che dobbiamo tutelare e incrementare laddove possibile perché assolutamente necessari.
Ma si dovrebbe anche tutelare e stimolare la crescita di relazioni fiduciarie, capaci di attivare flussi di reciprocità e di forme di dono informale grazie alle quali si usufruisce di un contributo alla risposta a un qualunque bisogno. Contributo che alle volte si affianca e rafforza un servizio, un progetto una risorsa, ma che altre volte è capace anche di rispondere in autonomia a una piccola grande fragilità o richiesta o bisogno.

Per l’attività di costruzione, alle volte mantenimento, sviluppo o ristrutturazione di comunità di  convivenza relazionale e proattive si può contare su un supporto (un metodo e una professionalità che lo agisce) in grado di stimolare questo processo:  il cosiddetto lavoro di comunità.

Il lavoro di comunità è da intendersi come la capacità di accendere o riaccendere collettivamente e continuamente preoccupazioni, tensioni positive, appartenenze di senso, anche temporanee, che spingano a produrre (o contribuiscono a produrre) migliori obiettivi di benessere, inclusione, coesione, sviluppo sociale nel proprio contesto.

Viene adottato normalmente in tutti quei contesti dove si desiderano, attivano, provocano o perseguono obiettivi: 

  • di cambiamento partecipato
  • di empowerment
  • di sviluppo di risorse
  • di responsabilizzazione dei membri di una comunità e l’impiego delle loro risorse/competenze per la soluzione dei problemi

Lo si fa o lo si può fare professionalmente avendo un ruolo quindi che stimola, attiva e accompagna questo processo o/e lo si fa, a geometrie variabili sia nell’intensità sia nello spazio temporale con tutte le persone e i soggetti formali coinvolgibili e potenzialmente attivabili di una o più comunità che insistono nel medesimo contesto territoriale.

Si concretizza attraverso delle attività come:

  • facilitazione di processi di responsabilizzazione collettiva
  • attivazione e sostegno a processi di collaborazione fra attori di un sistema
  • facilitazione di processi di partecipazione degli attori al governo del sistema
  • sviluppo di relazioni che rinforzino la dimensione di fiducia, del senso di appartenenza e del senso di comunità
  • sviluppo di competenze da parte dei membri della comunità 

Così facendo si innescano processi virtuosi che si generano grazie al fatto che si costruiscono delle condizioni, avvengono delle azioni, si formano o alimentano delle competenze, si sviluppano dei metodi di processo.

Di tutto questo e molto altro si parlerà durante il corso online "Con la comunità – strategie e strumenti per il Terzo Settore" in partenza martedì 11 giugno. Vi aspettiamo!

 

Qui maggiori informazioni sul corso e sulle modalità di iscrizione.

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