Con il bando Opportunità in Movimento, la Fondazione Mazzola intende supportare progetti di organizzazioni non profit volti a promuovere l’attività fisica - continuativa e di qualità - e a renderla accessibile per tutti, in particolare per le persone con disabilità al fine di migliorare la qualità della vita e le abilità (fisiche, cognitive, sociali, relazionali) delle persone, e ridurre la sedentarietà, l’inattività e il rischio di obesità.
Attraverso questo bando la Fondazione Mazzola intende offrire uno o più contributi per sostenere progettualità, che dimostrano di essere concrete, specifiche, determinanti, di enti attivi nel territorio italiano, che operano per favorire, attraverso l’attività fisica e sportiva, il benessere, l’empowerment e l'inclusione sociale di persone con disabilità.
Sono ammissibili al finanziamento i progetti finalizzati volti a promuovere l’attività fisica – continuativa e di qualità – e a renderla accessibile per tutti, in particolare per le persone con disabilità al fine di migliorare la qualità della vita e le abilità (fisiche, cognitive, sociali, relazionali) delle persone e ridurre la sedentarietà, l’inattività e il rischio di obesità.
La Fondazione intende sostenere primariamente:
- enti non profit che propongano progetti da realizzarsi direttamente sul territorio e a contatto diretto con i beneficiari finali, favorendo pratiche inclusive che possano garantire alle persone con disabilità il diritto all’attività motoria, sportiva e non;
- enti non profit che propongano progetti per le famiglie e i caregiver delle persone con disabilità, andando ad abbattere le barriere economiche e logistiche di accesso all’attività fisica e potenziando la loro qualità della vita, in particolare in termini di prospettiva e gestione del tempo.
Saranno ammessi progetti che coinvolgono anche altre categorie più o meno fragili ma sarà ritenuto elemento essenziale che le persone con disabilità siano comprese tra queste.
All’interno di questi ambiti, verranno valutate con particolare interesse le proposte che prevedano:
- Accesso alle attività proposte in modalità compatibili e proporzionali alle capacità economiche specifiche delle persone/famiglie coinvolte nel progetto.
- Ristrutturazioni, installazioni e miglioramento dell’accessibilità a impianti e strutture preesistenti per l’avvio o il potenziamento di progetti inclusivi di pratica di attività fisica.
- Campi estivi per attività sportiva durante il periodo di chiusura delle scuole.
- Doposcuola pomeridiani che, attraverso una combinazione di attività fisica e non, lavorino in modo armonico sullo sviluppo del corpo, la dimensione cognitiva, emotiva e relazionale dei ragazzi e delle ragazze, permettendo al contempo a familiari e caregiver di far fronte alle proprie esigenze lavorative, personali e di tempo libero.
- Iniziative di ricerca applicata che coniughino la pratica sul campo alla rilevazione di evidenze scientifiche sui benefici dello sport inclusivo. Si intende in questo senso, la validazione – preferibilmente condotta attraverso disegni di ricerca controfattuale – di effetti positivi specifici (intesi come outcome a livello fisico, cognitivo, emotivo) che si ritiene un determinato sport o attività motoria possa creare nella popolazione target.
- Iniziative che dimostrino metodologia e qualità nell’erogazione di un’attività fisica inclusiva e continuativa, in termini di una pratica atta a valorizzare le abilità delle persone coinvolte.
- Meccanismi di incentivazione (nudging) al movimento e alla pratica di attività fisica per persone inattive e sedentarie utili a raggiungere una frequenza nell’attività fisica coerente, compatibilmente con le abilità della popolazione target, con le raccomandazioni emanate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
- Approccio multidisciplinare che sappia coniugare competenze diverse nella risposta ai bisogni delle persone coinvolte e delle loro famiglie (es. allenatori, educatori, neuropsichiatri, nutrizionisti, psicologi, testimonial, ecc.).
Non sarà necessario presentare nuovi progetti (ideati ad hoc), ma sarà determinante dimostrare che le proprie attività sono realizzate per risolvere o migliorare la condizione dei beneficiari sopracitati.
Sono ammessi alla candidatura progetti già avviati. La Fondazione intende coprire i costi generati dal progetto compresi tra il 1° ottobre 2023 e il 31 dicembre 2024. È considerato elemento preferenziale in sede di valutazione la capacità di proseguire con le attività.
Fondazione Mazzola mette a disposizione una somma complessiva massima fino a Euro 250.000. Di tale quota massima, una parte è destinata e vincolata al supporto dei progetti selezionati e una parte è invece non vincolata alle progettualità presentate (finanziamento anche denominato “unrestricted fund”).
La richiesta di contributo per il progetto candidato dovrà corrispondere ad un minimo di Euro 10.000 fino ad un massimo di Euro 50.000.
Contributo non vincolato al progetto (unrestricted fund). Ciascun ente candidato ha la facoltà di richiedere un contributo aggiuntivo unrestricted di Euro 5.000 il cui utilizzo è da considerarsi a completa discrezione dell’ente stesso, anche a copertura di voci non direttamente correlate al progetto presentato.
Le candidature per partecipare potranno essere inviate entro le ore 14.59 del 28 Febbraio 2024. Saranno ammesse esclusivamente le candidature inviate attraverso la procedura online dedicata.
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Trovate tutti i riferimenti del bando scaricando la scheda di dettaglio a questo link, e a questo link trovate la selezione settimanale di ConfiniOnline delle opportunità di finanziamento per il Terzo Settore.