All’IACP non spetta l’esenzione da IMU per gli alloggi locati

La Corte di giustizia tributaria della Campania conferma l’orientamento della Cassazione.

All’IACP (Istituto Autonomo per le Case Popolari) non spetta il diritto all’esenzione da IMU in relazione agli alloggi concessi in locazione, in considerazione del carattere economico dell’attività svolta, differente dalla funzione assistenziale degli alloggi sociali: lo ha affermato la Corte di giustizia tributaria della Campania con la sentenza n. 5782 del 20 ottobre 2023, riportata sul portale della Giustizia Tributaria.

I giudici campani hanno inoltre ricordato gli orientamenti assunti dalla Corte di Cassazione in materia:

1. l’esenzione dall’imposta municipale propria per i fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali (come definiti dal dm 22 aprile 2008), stabilita dall'art. 13, comma 2, lettera b), del dl 201/2011, convertito con la legge 214/2011, non è subordinata all'onere di presentare la dichiarazione attestante il possesso dei requisiti e contenente gli identificativi catastali degli immobili, prevista dall'art. 2, comma 5-bis, del dl 102/2013, convertito con la legge 124/2013 (sentenza n. 23680/2020);
2. con riferimento agli immobili gestiti da IACP, in materia di ICI, l'esenzione di cui all’art. 7, comma 1, lettera i), del decreto legislativo 504/1992, opera alla duplice condizione dell'utilizzo diretto degli immobili da parte dell'ente possessore e dell'esclusiva loro destinazione ad attività peculiari che non siano produttive di reddito. Il beneficio non spetta in caso di utilizzazione indiretta, pur se assistita da finalità di pubblico interesse (Cass. nn. 28160/2008, 7385/2012, 22120/14, 12313/2017, 20135/2019, 19875/2021). L’esenzione, quindi, opera per i beni di proprietà dell'IACP in caso di utilizzo per scopi sociali o per attività senza scopo di lucro. Occorrono quindi un requisito soggettivo (svolgimento esclusivo nell'immobile di attività di assistenza o di altre attività equiparate dal legislatore ai fini dell'esenzione) e un requisito soggettivo (svolgimento di tali attività da parte di un ente pubblico o privato che non abbia come oggetto esclusivo o principale l'esercizio di attività commerciali).