Si riporta di seguito un estratto dell'articolo di Paolo Duranti di ConfiniOnline, pubblicato dal Sole 24 Ore, sulle agevolazioni per i beni strumentali 4.0 materiali e immateriali, contenute nella Legge di Bilancio 2024.  

Beni materiali e immateriali strumentali 4.0 

Ne deriva che il credito d’imposta beni materiali strumentali 4.0 (l’ex iperammortamento) – riconducibili all’Allegato A alla legge 11 dicembre 2016, n. 232 – nel 2024 sarà riconosciuto nelle seguenti misure: 

  • 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;  
  • 10% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro;  
  • 5% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro;  
  • 5% del costo per la quota di investimenti superiore a 10 milioni fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 50 milioni di euro degli investimenti inclusi nel Pnrr, diretti alla realizzazione di obiettivi di transizione individuati con apposito decreto ministeriale.  

Per espressa previsione normativa, il credito d’imposta è riconosciuto per gli investimenti effettuati fino al 30 giugno 2026, sempreché entro il 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.  

Per quanto riguarda invece i beni immateriali strumentali 4.0 (di cui all’Allegato B alla legge 232/2016), il prossimo anno la misura del beneficio fiscale sarà del 15%, ma soltanto entro il limite di costi ammissibili di un milione di euro. Il credito d’imposta sarà riconosciuto per gli investimenti effettuati fino al 30 giugno 2025, a condizione che entro il 31 dicembre 2024 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione. 

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