Coordinatore del corso è Massimo Girelli, giornalista esperto di questioni legate al Sud del mondo, direttore di Archivio Immigrazione e consulente della comunicazione per il Ministero degli Esteri, mentre tutor didattico è Mauro Pompili, giornalista ed esperto di comunicazione e digital divide, con una lunga esperienza di ufficio stampa e comunicazione in una ong.
E' senza dubbio uno dei corsi più attesi dell'offerta formativa, rivolto a giornalisti, operatori del settore della comunicazione e a tutti coloro che intendono lavorare nei Paesi poveri o a favore del Sud del mondo, educatori ed insegnanti. Cosa c'è di più attuale e coinvolgente della comunicazione nel mondo globalizzato di oggi?
Quante implicazioni, positive e negative, nei rapporti tra il Nord e il Sud del mondo? Il corso entra nello specifico analizzando ad esempio quanto le immagini le parole le situazioni possano essere comunicate in diversi modi, secondo prospettive diverse e assolutamente impreviste. Gli stereotipi? Fanno così profondamente parte della nostra vita mediatica che non riusciamo più ad identificarli, ad avere un buon senso critico; ragioniamo con le nostre categorie mentali e, anche se in teoria sappiamo bene che esistono modalità culturali diverse, non riusciamo ad applicare fino in fondo la sospensione del giudizio.
Questo corso dà la possibilità di toccare con mano le difficoltà connesse al mondo dell'informazione e, in senso più ampio, della comunicazione. Si scoprirà così che le difficoltà sono non soltanto di ordine pratico e tecnologico ma, inevitabilmente, anche di ordine culturale.I mass media, i grandi imputati di questo ipotetico processo all'informazione che viene dal Sud o che si dirige al Sud del mondo, svolgono comunque un ruolo di primissimo piano nel nostro pianeta, rilanciandoci una domanda fondamentale: la società dell'informazione è un'opportunità per i paesi del sud? O finisce in realtà per costituire un ulteriore danno, oltre a quelli che, purtroppo, già conosciamo? E in occasione dei conflitti, qual è il ruolo dei mass media e quello dei giornalisti?
Qual è il rapporto tra i media e l'intercultura? E ancora, l'informazione / comunicazione e la cooperazione internazionale, in che modo possono interagire proficuamente favorendosi a vicenda? Infine, esistono media e giornalismi alternativi? Il corso analizza tutte queste domande e prova a dare una risposta alle mille incertezze cui la comunicazione dà luogo. Affascinante e per certi versi inedito, il percorso si snoda attraverso una serie di argomenti dibattuti, sui quali sarà interessante ed attualissimo il confronto.
Per info sul corso:
www.volint.it/scuola/index.htm .