Mai come in questo momento, la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di violenza e abuso contro le donne devono costituire una priorità per tutti. In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, promossa da UN Women a livello globale il 25 novembre, sono tante le iniziative, ma è uno il comun denominatore: prendere consapevolezza dell'urgenza di un cambiamento da parte di tutti. L'obiettivo non è solo quello di richiamare l'attenzione su un crimine efferato come il femminicidio, ma richiedere con urgenza un posizionamento politico netto e azioni concrete, come l’educazione al consenso e i finanziamenti ai centri antiviolenza.

Alla luce del tristissimo ennesimo femminicidio di Giulia Ceccherin, di soli 22 anni, e in vista del 25 novembre, giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, è importante sottolineare alcuni dati e presentare le iniziative previste in tutta Italia per riflettere e partecipare insieme a questa giornata di mobilitazione oltre che di commemorazione. 

Se domani sono io, se domani non torno, mamma, distruggi tutto. Se domani tocca a me, voglio essere l'ultima”. Sono le ultime due righe di una poesia del 2011 di Cristina Torres Cáceres - autrice e attivista peruviana che l'aveva dedicata a tutte le vittime di femminicidio in America Latina - che in questi giorni sono tristemente diventate virali sui social. Uno slogan che è stato adottato dalle attiviste e dagli attivisti nelle varie città italiane, che descrive bene quella rabbia e quel dolore, che ci si augura diventino il motore capace di innescare il cambiamento. 

Il lavoro da fare sulla nostra società è tanto, tantissimo, e lo testimoniano i dati. Dal 1 gennaio al 12 novembre 2023, i dati del Viminale riportano che sono 102 le donne uccise, di cui 82 in ambito familiare/affettivo; di queste, 53 hanno trovato la morte per mano del partner/ex. Giulia, è la 105esima vittima. Questi dati testimoniano, ancora una volta, che non si tratta di “mostri” o “lupi” o di casi clinici isolati, ma di persone che vivono quotidianamente accanto a noi e sono integrate nella società, la stessa società che molto probabilmente li alimenta, li nasconde, li coltiva – dato che i casi sembra vogliano tutt'altro che diminuire. Sono dati che ci fanno comprendere che si tratta di una questione culturale, di una mentalità diffusa nella società e che per debellarla serve educazione, nelle case e nelle scuole, educazione sessuale e affettiva. Per questo, anche se non è abbastanza, è comunque importante partecipare tutti  e tutte a questo 25 novembre. Ecco alcune iniziative.

Non una di meno, il movimento femminista e transfemminista che si batte contro ogni forma di violenza di genere, ha organizzato una manifestazione nazionale su Roma e Messina: “Anche questo 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza di genere, con più rabbia che mai e per l’ottavo anno consecutivo, Non Una di Meno chiama la marea in piazza. Quest’anno saremo in due città che per noi rappresentano bene l’urgenza di questo momento storico, a Roma e Messina, per permettere a più persone possibile di partecipare e organizzarsi contro la violenza patriarcale”.

In Emilia-Romagna, a Ravenna, il 25 Novembre si svolgerà l’evento “Uomini in scarpe rosse contro la violenza sulle donne”, appuntamento che si inserisce nell’ambito della Rassegna di eventi dedicata alla giornata internazionale contro la violenza sulle donne. A Ferrara, all’Ospedale di Cona, avrà luogo il convegno formativo "Il contributo della professione infermieristica nella prevenzione, contrasto e presa in cura delle donne vittime di violenza”. A Modena, andrà in scena lo spettacolo “Sii dolce con me. Sii gentile”, recital poetico che Mariangela Gualtieri terrà al Teatro Storchi di Modena. A Bologna, al Palazzo d'Accursio, avrà luogo l’Iniziativa "Posto occupato" di Sos Donna, con interventi di Roberta Li Calzi e Gianna Nuvoli, mentre a Cappella Farnese, il 28 novembre, ci sarà il convegno su "Donne senza dimora e violenza" organizzato da Mondo Donna.

A Roma, presso la Sala della Lupa venerdì 24, si terrà un convegno contro la violenza di genere, mentre sabato 25 ci sarà un'edizione straordinaria di Montecitorio a porte aperte con le testimonianze di donne vittime di violenza e una mostra d'arte contemporanea a Palazzo San Macuto.

COOP e Differenza Donna, (l’associazione nazionale che gestisce il Numero Nazionale Antiviolenza e Stalking 1522 del Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri) hanno presentato una nuova iniziativa: “Il silenzio parla”. Il presupposto che muove questa campagna è quello di rompere il silenzio, dare voce a chi riesce a liberarsi dalla violenza: “A partire da metà novembre nei circa mille punti vendita Coop l’attenzione dei soci e clienti sarà attirata da un’intera gamma di biscotti a marchio vestita completamente di bianco. Uno special pack in edizione limitata ma con in evidenza solo un QR code che rimanda a un podcast composto da 7 storie di donne che hanno denunciato le violenze subite e hanno chiesto aiuto ai centri antiviolenza. Storie vere, raccolte dalle operatrici del 1522, e interpretate dalle attrici Valentina Melis, Cinzia Spanò e Ludovica Pimpinella sulle note del compositore Fabrizio Campanelli, che ha donato gratuitamente il suo brano per questo progetto, e che saranno ascoltabili sul sito coop1522.it, oltre che nei punti vendita grazie a Radiocoop nell’intera giornata del 25 novembre”.

Queste sono solo alcune delle iniziative in Italia per il 25 novembre, ma ce ne sono molte altre a livello locale e nazionale. L'invito è quello di prendere parte a questa giornata come un momento di impegno. Il tempo impiegato a fare qualcosa di utile per questa causa è molto più importante di quello perso a dire che “non sono tutti così”.

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