Impariamo il foresight, cioè ad esplorare il futuro per prendere decisioni sostenibili e robuste nonostante l’incertezza imperante. Questo approccio aiuta le organizzazioni a essere pronte ai cambiamenti più diversi e favorisce la creatività delle persone, nonché il lavoro di squadra, la collaborazione e la co-creazione di visioni e progetti.

Che cosa significa “decidere dal futuro”? Risposta breve: significa esplorare il futuro raccogliendo le informazioni per affrontare l’incertezza imperante e prendere, oggi, le decisioni più sostenibili e robuste. E da dove arriva questa idea di avventurarsi nel futuro? Ci sono due ragioni, che si intrecciano tra loro. Una è forse abbastanza nota: partire da una propria visione ispiratrice per dare al nostro percorso di business, o di vita, la direzione che vogliamo. Appunto il futuro preferito.

L’altra ragione è legata alle caratteristiche della nostra epoca. Se è sempre stato vero che “del futur non v’è certezza”, ciò vale a maggior ragione in questi tempi turbolenti, dove i contesti in cui operiamo cambiano con una velocità e una profondità inaudite. La conseguenza è che i dati e le informazioni provenienti dal passato e dall’esperienza sono sempre meno utili: non che si debba fare tabula rasa di tutto, ma è innegabile che oggi a dominare sia l’incertezza, quando non il disorientamento. Dunque, se non abbiamo sufficienti informazioni dal passato, andiamo a prenderle nel futuro.

È qui che ci vengono in aiuto i “futures studies”. Con questa definizione intendiamo l’esplorazione sistematica multidisciplinare dei futuri possibili, plausibili, probabili, preferibili. A livello di messa in pratica nelle organizzazioni, parliamo di “strategic” o “corporate foresight”. Non si tratta della tradizionale previsione (quella è il “forecast”), bensì di un “viaggio nel tempo” che elabora ingredienti diversi: conoscenze acquisite, megatrend consolidati, indizi di futuro reperibili nel presente, attività sistematiche di esplorazione e di visualizzazione dei futuri possibili.

I benefici di tutto ciò? Tanto per cominciare, l’organizzazione impara ad anticipare i cambiamenti e quindi a farsi trovare pronta, ad essere nel posto giusto al momento migliore, grazie a strategie robuste nel tempo. A livello individuale, le persone potenziano la sensibilità ai cambiamenti emergenti e la capacità di innovazione, e si allenano a non farsi bloccare dall’incertezza. E ancora: il metodo stesso allena competenze quali il lavoro in team, la collaborazione, la co-creazione delle visioni e dei progetti. Il che a sua volta crea nelle persone coinvolgimento ed energie positive.

Sviluppatosi a partire dalla metà del secolo scorso, il foresight è applicato negli ambiti più diversi: dalle aziende private alla pubblica amministrazione, dalle comunità locali alla sfera del sociale. Una struttura di foresight assiste l’operato della Commissione Europea, e l’Unesco promuove la conoscenza diffusa di queste competenze sotto il nome di “futures literacy” come risorsa fondamentale per il XXI secolo.

Durante il corso online "Decidere dal futuro – Strategie per il futuro preferito degli ETS", in partenza il 16 novembre, ci eserciteremo a mettere in pratica sia l’approccio mentale che la strumentazione operativa, applicandoli alle tematiche che saranno scelte dai partecipanti tra quelle più rilevanti per la loro esperienza. Così potremo toccare con mano personalmente che cosa significa, e quali vantaggi porta, “decidere dal futuro”.

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