"Prevenzione Bullismo", è il progetto di intervento e formazione - presentato oggi a Milano - focalizzato sul miglioramento delle capacità di relazione degli insegnanti delle scuole secondarie di primo livello. Prevenzione Bullismo mira a costruire una rete di insegnanti qualificata e preparata attraverso un training ed un'assistenza specifica, perché possano diventare "agenti di relazione" nella comunità educativa, divenendo punti di riferimento per gli studenti, riuscendo così a prevenire l'insorgere di possibili atti di bullismo. La scelta di intervenire sugli insegnanti non è casuale: essi sono coloro che entrano in contatto quotidianamente con le realtà adolescenziali, nelle strutture dove i giovani passano la maggior parte della giornata; inoltre durante la carriera scolastica incontrano diverse generazioni di giovani: questo permetterà che il progetto abbia ricadute positive anche sugli adolescenti del futuro.

Hanno contribuito alla messa a punto del progetto alcuni tra i più accreditati professionisti della formazione: Vito Volpe e Maria Giovanna Garuti di ISMO, Don Gino Rigoldi, Anna Subitoni e Alberto Gianello di Comunità Nuova, Michelangelo Tagliaferri e Patrizia Rizzotti di Accademia di Comunicazione.
Il progetto partirà nel gennaio 2008 con i laboratori esperienziali, rivolti ad almeno 150 professori degli istituti scolastici - pari a circa il 10% del totale degli insegnanti nell'area di Milano - a contatto con 3750 allievi. I laboratori sono il primo passo del progetto che prevede a seguito dei laboratori, gruppi di intervento nelle scuole con l'intento di coinvolgere altri insegnanti, genitori e distretti scolastici per attivare una "contaminazione virtuosa" dell'esperienza acquisita.
Al termine del progetto sarà organizzato un convegno dove i risultati del lavoro svolto saranno resi noti e pubblicati.

"L'iniziativa "Prevenzione Bullismo", presentata oggi - ha dichiarato Anna Maria Dominici, Direttore Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - va dunque nella direzione giusta, perché intende perseguire obiettivi specifici importanti: la formazione dei docenti, ai quali oggi non è richiesta solo competenza pedagogica-didattica, ma anche competenza relazionale. Il Docente, prima di tutti, deve essere quindi consapevole del tipo di comunicazione che mette in atto e dei messaggi che trasmette loro; è importante la qualità della relazione educativa".

"Edison sostiene questo progetto perché riteniamo che sia innovativo e fortemente necessario - ha commentato Andrea Prandi, direttore Relazioni Esterne e Comunicazione del gruppo energetico milanese - ed è del tutto coerente con la nostra vicinanza al mondo della scuole e dei giovani. I nostri valori aziendali vedono al primo posto il Rispetto, inteso come rispetto non solo dell'ambiente ma anche delle persone e tra le persone".

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