“Siamo valore sociale. Il ruolo delle APS per la partecipazione e per una società inclusiva e sostenibile“ - è il titolo della prima Giornata dell'Associazionismo, promossa dalla Consulta Associazioni di Promozione Sociale del Forum Nazionale del Terzo Settore, che si terrà a Roma il prossimo 28 settembre (qui una bozza del programma). Riportiamo il manifesto redatto dagli organizzatori, che mirano a rendere l'evento un appuntamento costante per i prossimi anni.
Le due grandi emergenze globali che l’Italia ha dovuto affrontare negli ultimi anni, la pandemia e la guerra in Ucraina, hanno reso evidente il ruolo insostituibile del Terzo settore e della promozione sociale. Le APS (Associazioni di Promozione Sociale) hanno dato corpo al senso di responsabilità collettiva delle persone, promuovendo il volontariato e progettando e realizzando attività a sostegno delle comunità.
Con una Giornata dedicata a queste realtà vogliamo raccontare la promozione sociale e valorizzarla come pratica di democrazia e di educazione alla convivenza, inclusione e socialità, contrasto alle solitudini, animazione sociale, promozione culturale, del territorio e dell’ambiente: una molteplicità di esperienze che uniscono l’azione civica e solidaristica con la dimensione del fare e dell’economia sociale.
Ma vogliamo anche rivolgerci alla politica, chiedendo che si mettano in campo azioni concrete per consentire la sopravvivenza della promozione sociale e per favorirne lo sviluppo. Le APS stanno compiendo un grande sforzo per adeguarsi alla riforma del Terzo settore, in particolare per trasmigrare nel Registro Unico (RUNTS). Esprimono inoltre forte preoccupazione per la mancata risoluzione della questione IVA e per la prolungata attesa della definizione della “questione fiscale”, ad oggi ferma in UE. Un’altra importante criticità riguarda la cosiddetta armonizzazione tra sport e promozione sociale: lo sport sociale non può rimanere fuori dal Terzo settore. Infine il tema della co-programmazione e co-progettazione.
Gli interventi che chiediamo vengano prioritariamente messi in agenda:
- Alleggerimento degli oneri amministrativi e burocratici previsti per le associazioni di piccole dimensioni.
- Semplificazione delle procedure di iscrizione, aggiornamento delle informazioni e deposito degli atti nel RUNTS.
- Ripristino del “fuori campo IVA” per le attività mutualistiche delle associazioni nei confronti dei soci.
- La deducibilità Irap del costo del lavoro per allineare gli Enti del Terzo Settore non commerciali alla pressione, molto meno onerosa, prevista oggi per le società commerciali.
La qualità della partecipazione pubblica riflette l’etica di una società democratica. Per questo è compito di ogni Governo democratico sostenere e favorire l’associazionismo civico quale miglior contrasto alla “cultura dello scarto” che si sta pericolosamente radicando nella nostra società.
Fonte: Forum Terzo Settore