Il Fisco torna sui presupposti richiesti dalla norma per accedere al beneficio fiscale.
Sono ammessi all'Art bonus anche i contributi erogati a sostegno delle attività di valorizzazione del patrimonio culturale e artistico della città affidato ad una fondazione la quale abbia natura sostanzialmente pubblicistica, qualora i beni oggetto degli interventi siano riconducibili al novero dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica: lo ha precisato l'Agenzia delle Entrate con la Risposta all'istanza di interpello n. 331 di oggi, 24 maggio 2023. Nel documento si ricorda tra l'altro che, relativamente alla nozione di “appartenenza pubblica”, tale requisito sussiste non solo quando il bene appartiene allo Stato, alle Regioni o ad altri enti territoriali, ma anche quando il destinatario della liberalità ha altre caratteristiche dalle quali è comunque possibile desumere la rilevanza pubblicistica, o meglio la “natura sostanzialmente pubblicistica” (in questo senso si richiama la Risoluzione dell'Agenzia delle Entrate n. 136/E del 2017).