Così come avvenuto in diversi settori di business dopo l’esperienza Covid, anche il mondo della filantropia e delle Fondazioni erogatrici, in Italia e nel mondo, è in forte mutamento, e gli ultimi anni sono stati particolarmente pieni di novità e nuove tendenze.
Nelle ultime settimane nuovi approfondimenti ci permettono di inquadrarne alcuni. L’ultimo numero del mensile “Vita” (aprile 2023) è interamente dedicato alle Fondazioni, con un focus sulla forte crescita di quelle di impresa. Poche settimane prima, Italia No Profit aveva pubblicato un interessante e-book interattivo su oltre 300 fondazioni italiane fornendone schede, contatti, aree prioritarie.
A fronte della crescente importanza data dalle aziende ai temi e criteri ESG (Environmental, Social and Governance) è aumentata la tendenza a centralizzare e riorganizzare le attività CSR affidandole ad una Fondazione Corporate sempre più allineata alla generale strategia aziendale nelle tematiche e nelle aree geografiche di intervento.
A livello dei singoli e delle famiglie invece, le crisi ripetute di Covid e poi dell’Ucraina hanno spinto i nuovi donatori filantropici verso soluzioni più rapide e meno onerose del creare una nuova fondazione. E’ l’inizio, anche in Italia, dei DAF (Donor Advised Fund), cioè di fondi creati all’interno di Fondazioni esistenti, chiamate “fondazioni ombrello”, in forte crescita anche in Svizzera, Francia, Belgio e negli USA.
Alzando lo sguardo al di fuori dell’Italia e dell’Europa, la filantropia e le attività delle Fondazioni erogatrici sono in crescita in ogni parte del mondo, e la rivoluzione tecnologica e digitale ha reso potenzialmente raggiungibili i grant-makers di ogni latitudine.
Al di là delle specifiche leggi nazionali, vi sono Fondazioni disponibili e interessate a finanziare interventi in paesi diversi da quelli in cui le stesse hanno sede, e altre disposte a finanziare la cooperazione internazionale in paesi terzi. In specifici settori, il valore delle donazioni di Fondazioni private ha affiancato e talvolta superato quello tradizionale degli Stati (Aiuto pubblico allo sviluppo), mentre su particolari nicchie di forte innovazione le Fondazioni svolgono un ruolo di apripista e di sperimentazione.
Per un ETS moderno e rivolto al futuro, saper gestire relazioni e ottenere fondi da Fondazioni private nazionali e internazionali rappresenta una straordinaria opportunità per gli ETS in cerca di un proprio equilibrato funding mix di sostenibilità.
All’aumentata facilità di accesso si è però presto affiancata una crescente competizione tra organizzazioni con sede in tutto il mondo.
Come trovare le giuste Fondazioni? Come prendere contatto e introdurre la propria organizzazione? Come presentare i propri progetti nel modo più efficace? È sufficiente rispondere ai bandi che le Fondazioni emettono? Come arrivare a formalizzare partenariati?
Nel corso "Partnership e fundraising con le fondazioni nazionali e internazionali" in partenza il 29 maggio verranno analizzate le potenzialità offerte dalle fondazioni nazionali e internazionali per gli Enti del Terzo Settore.
A livello nazionale, verranno analizzate le principali tipologie di fondazioni e la costruzione di partnership, sia quando queste utilizzano bandi, sia quando adottano diversi strumenti di scelta. A livello internazionale, verranno analizzati alcuni dei bandi aperti anche a organizzazioni italiane e i passi da seguire prima di potervi accedere. Particolare attenzione verrà riservata al tema dell’approccio diretto di fondazioni internazionali che non utilizzano bandi, attraverso l’applicazione del ciclo di relazione.
Il corso è adatto a fundraisers e progettisti, sia singoli professionisti che attivi in organizzazioni di medie-grandi dimensioni, intenzionati ad internazionalizzare le proprie strategie di fundraising.