La Riforma del Terzo Settore introduce e regola i rapporti tra la Pubblica Amministrazione e gli Enti del Terzo Settore nella programmazione e organizzazione degli interventi e dei servizi relativi alle attività di interesse generale. Viene dato, pertanto, particolare risalto a questa preziosa alleanza che può generare una incredibile occasione di crescita a favore delle comunità locali di riferimento.
La Riforma, quasi ultimata da un punto di vista normativa, deve trovare ancora certezze applicative in ambito locale per le difficoltà derivanti da una diversa impostazione dei rapporti, specie per alcuni aspetti legati agli strumenti e alla rendicontazione, ma anche per la mancata regolamentazione da parte della Pubblica Amministrazione e dei Comuni in generale.
Inoltre, si ritiene necessario comprendere come poter coinvolgere le associazioni e gli enti che, pur ricoprendo un ruolo di rilievo nella organizzazione e gestione degli interventi e servizi, non hanno operato la scelta della iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, ponendo molti dubbi interpretativi sul loro coinvolgimento.
Infine, se è sempre più frequente il ricorso alla co-progettazione da parte degli Enti pubblici, rimane poco attuato lo strumento della co-programmazione sia da parte del Pubblico che del Terzo Settore. Diversamente, si moltiplicano le iniziative di coprogettazione, ma quasi sempre di esclusiva pertinenza della Pubblica amministrazione, quasi che gli Enti di Terzo Settore non conoscano l’opportunità di farsi protagonisti e attivatori di progettualità che possano incrementare la loro presenza e la crescita del contesto di azione.
Sono questi i temi del webinar "Rapporti collaborativi tra PA e Enti di Terzo Settore: indicazioni, dubbi applicativi e strumenti", che prenderà in esame lo stato dell’arte della Riforma, partendo anche da esperienze territoriali e da proposte di procedure, per offrire maggiore consapevolezza e strumenti che ne permettano una più ampia applicazione.