Aspetti contabili e tributari per gli enti non profit alla luce della Riforma del Terzo settore e schemi di bilanci

Continua la collaborazione tra ConfiniOnline il CSV di Vicenza

Le nuove regole di predisposizione del bilancio degli ETS sono pienamente in vigore. Ne deriva che tutte le associazioni, anche quelle meno strutturate, sono chiamate a seguire i nuovi schemi di rendicontazione, approvati in attuazione della Riforma del Terzo settore. 

Una corretta stesura del bilancio (o del rendiconto per cassa, per gli enti più piccoli) presuppone la conoscenza di alcuni principi-cardine in materia fiscale, soprattutto per quanto attiene alla distinzione tra attività istituzionali e commerciali: è soltanto a seguito di un'analisi della natura tributaria delle attività svolte dall'associazione che si potrà predisporre un corretto rendiconto gestionale. È inoltre opportuno tenere d'occhio le norme dettate con riferimento agli eventi di raccolta fondi, disciplinate dalle recenti linee-guida; le entrate da raccolta fondi, infatti, nel rendiconto trovano collocazione in un'apposita voce. Altri aspetti che meritano di essere valutati con estrema attenzione attengono ad esempio alla natura sotto il profilo fiscale delle somme versate dagli associati e dei contributi erogati da enti pubblici. È soprattutto di questi argomenti che si è parlato nel corso dell'incontro che si è tenuto sabato scorso presso la sede del CSV di Vicenza, con la consulente fiscale del Centro - Raffaela Veronese - e Paolo Duranti di ConfiniOnline.