Le equipe di MSF hanno allestito due unità di isolamento a Bundibugyo e Kikyo: purtroppo nello scorso fine settimana 7 pazienti sono morti. Un totale di 11 pazienti invece hanno potuto lasciare l'unità di isolamento in quanto non rappresentano più un rischio per la comunità.

MSF lavora per prendersi cura delle persone infette e per cercare di interrompere la trasmissione del virus.
Ad oggi non esiste alcuna cura per l'Ebola, una febbre emorragica che nelle passate epidemie ha registrato un tasso di mortalità tra il 50 e il 90% dei casi.
Il trattamento dei pazienti infetti consiste in cure palliative e di supporto al paziente: nutrizione, idratazione, gestione del dolore e trattamento delle patologie correlate come la malaria. Lo staff medico di MSF lavora all'interno dell'unità di isolamento di Bundibugyo insieme a 17 membri dello staff nazionale ugandese per la presa in carico di pazienti infetti.

Un team di MSF è impegnato nel trasferimento di malati all'unità di isolamento. Un altro team accompagna le persone decedute al luogo del funerale per assicurarsi che le misure protettive vengano adottate in maniera corretta durante la cerimonia per evitare ulteriori contagi. Un antropologo di MSF supervisiona tutta la procedura per comprendere e rispettare le tradizioni locali.

Il monitoraggio dell'epidemia consiste invece nell'identificare le persone che sono state in contatto con i malati. Interrompere la catena di trasmissione del virus è ora fondamentale e rappresenta l'unico modo per arrestare l'epidemia. Secondo un'analisi epidemiologica dei casi confermati le persone potenzialmente infette provengono da 32 villaggi. Nelle regioni montagnose densamente popolate come Bundibugyo - circa 250mila abitanti - dove i villaggi sono spesso difficilmente raggiungibili il monitoraggio può diventare una sfida enorme per MSF e le altre organizzazioni presenti.

MSF lavora in stretta collaborazione con il Ministero della Salute ugandese e con l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Al momento 31 operatori internazionali di MSF sono al lavoro per combattere l'epidemia. MSF era già intervenuta in Uganda durante l'epidemia di Ebola a Gulu nel 2000.

Medici Senza Frontiere è la più grande organizzazione medico-umanitaria al mondo, insignita nel 1999 del Premio Nobel per la Pace. Opera in oltre 60 paesi portando assistenza alle vittime di guerre, catastrofi ed epidemie.

Per informazioni:
Alessandra Oglino 
Ufficio stampa di Medici Senza Frontiere 
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