In occasione del Safer Internet Day (7 febbraio) diffondiamo alcuni dati, sia dell’Osservatorio Indifesa di Terre des Hommes che dell'indagine “Tra digitale e cyber risk: rischi e opportunità del web”, realizzata dal MOIGE in collaborazione con l’Istituto Piepoli, per sottolineare l'importanza e la necessità di una maggiore attenzione e protezione dei minori da parete di tutti. A tal proposito Terre des Hommes lancia anche una petizione per prevenire e contrastare la violenza online.

L’Osservatorio Indifesa di Terre des Hommes, anche quest'anno in collaborazione con OneDayGroup e la community di ScuolaZoo, ha realizzato una survey per dat voce alla GenZ sui temi del bullismo e cyberbullismo e violenza online. I dati raccolti da un'indagine su 3.405 ragazze e ragazzi di tutta Italia, tra i 14 e i 26 anni, riportano che 1 adolescente su 2 è vittima di bullismo o cyberbullismo. 
“Fra loro il 47,7% è vittima di bullismo o cyberbullismo e il pretesto principale per il quale vengono attaccati è l’aspetto fisico (ce lo dice il 37% dei partecipanti). Seguono, ma con ampio distacco, origine etnica 7%; orientamento sessuale 5%; condizione economica 3,5%; religione 3,3%; identità di genere 1,9%; disabilità 1,3%.
5 giovani su 10 hanno assistito a violenze fisiche - specie scherzi pesanti (38%) e aggressioni (19%). Tra le violenze psicologiche invece spiccano episodi di emarginazione ed esclusione (48%) e le umiliazioni pubbliche (38%). ”

Questo andamento è confermato anche dall’indagine “Tra digitale e cyber risk: rischi e opportunità del web”, realizzata dal MOIGE in collaborazione con l’Istituto Piepoli, che ha analizzato il rapporto dei minori con il web e i vari device intervistando 1.316 minori dai 6 ai 18 anni.
Gli episodi di bullismo e cyberbullismo sono purtroppo in aumento rispetto al 2020. 
“I minori vittime di prepotenze nella vita reale, o che le abbiano subite qualche volta sono il 54%, contro il 44% del 2020. Un incremento significativo, di ben 10 punti, che deve spingerci a riflettere. Per quanto riguarda il cyber bullismo, il 31% dei minori ne è stato vittima almeno una volta, contro il 23% del 2020”. 

Anche i pretesti raccolti in questa seconda indagine, confermano i dati di Terre des Hommes. Secondo MOIGE infatti, il 54% indica il body shaming. Una testimonianza del fatto che come società continuiamo a propinare ai ragazzi modelli costrittivi di immagine che inducono a una percezione scorretta del proprio corpo e della propria identità.

“Gli effetti di questo tipo di violenza tra pari - sottolinea l'Osservatorio Indifesa di Terre des Hommes - generano perdita di autostima e di fiducia negli altri nel 38% dei rispondenti, oltre a isolamento e allontanamento dal resto dei coetanei (21%). Il 21% nota un peggioramento del rendimento scolastico o addirittura il rifiuto della scuola. Il 19% tra ragazzi e ragazze dice di aver sofferto di ansia sociale e attacchi di panico, e tra gli effetti subiti dalle vittime di bullismo ci sono anche disturbi alimentari (12%) depressione (11%) e autolesionismo (8%)”. 

Un altro dato che emerge è la difficoltà dei ragazz* a chiedere aiuto agli adulti. “Sia che ne siano vittime o meno, il 31,5% dei ragazzi e delle ragazze non parlano con nessuno di bullismo e cyberbullismo. Il 24% ne parla con amici, il 21% con la mamma (mentre solo il 3% ne parlerebbe col papà!)  solo il 6% con gli insegnanti, solo l’1,42% ne parla con lo psicologo a scuola, nonostante i ragazzi chiedano a gran voce il supporto psicologico. A tal proposito per il 70% tra i partecipanti al sondaggio la scuola non fa abbastanza per prevenire questi due fenomeni”.

Due importanti iniziative

Emerge quindi ancora una forte necessità di intervento e di sensibilizzazione a contrasto di questi fenomeni, tanto nel piccolo quanto a livello istituzionale.
A tal proposito, Moige, in collaborazione con altri enti,  porterà per il 2023 nelle scuole la campagna "Giovani Ambasciatori per la cittadinanza digitale”, per rendere gli studenti più consapevoli dei rischi di internet, responsabilizzare, e stimolare docenti e genitori ad avere un ruolo di guida e controllo più attivo. Saranno coinvolte 300 scuole, circa 75.000 alunni, oltre 2000 docenti e 150.000 genitori sul territorio nazionale, alcune delle quali verranno raggiunte dal “Centro mobile di sostegno e supporto per le vittime di bullismo e cyberbullismo”, l’ufficio itinerante del Moige finalizzato ad assicurare un aiuto concreto ed immediato alle vittime e alle loro famiglie e a contrastare il fenomeno con azioni mirate di prevenzione e informazione. 

Terre des Hommes, invece, che negli anni ha realizzato campagne di sensibilizzazione per la sicurezza dei minori online, anche a livello internazionale, lo scorso maggio ha presentato una proposta di riforma legislativa per rendere il web un ambiente più protetto.

In occasione del Safer Internet Day Terre des Hommes chiede ai ragazzi e alle ragazze di firmare e condividere la petizione lanciata a sostegno di questa proposta di riforma: vogliamo fare arrivare chiaramente alle Istituzioni la richiesta di una maggiore attenzione nei confronti del benessere e della sicurezza dei minori, anche quando si parla di internet. 


Fonti: Comunicati MOIGE, Terre des Hommes

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