In questi giorni in cui si è riaccesa la tensione politica e tornano a emergere le contraddizioni rispetto a una linea comune sulla gestione del fenomeno migratorio in Europa, il nostro Paese è stato invitato dalla Commissaria per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Dunja Mijatovic, a rivedere il cosiddetto decreto sulle Ong, le cui disposizioni "potrebbero ostacolare le operazioni di ricerca e soccorso delle Ong e quindi essere in contrasto con gli obblighi dell'Italia ai sensi dei diritti umani e del diritto internazionale".
A tal proposito, il bando che vi proponiamo oggi, fa parte del programma FAMI (Fondo Asilo Migrazione e Integrazione), che risponde all’obiettivo europeo di istituire una politica comune sull’asilo e sull’immigrazione per favorire la creazione di un’area di libertà, sicurezza e giustizia europea. La Commissione Europea ha aperto un bando che supporta differenti ambiti, tra cui l’integrazione e inclusione dei migranti a livello locale e regionale. Di seguito i dettagli.
L’obiettivo generale del bando è contribuire allo sviluppo di strategie locali di integrazione e incrementare l’efficacia dell’inclusione dei migranti a livello regionale e locale.
I progetti possono prevedere attività quali:
- Progettazione e realizzazione di strategie locali di integrazione che abbiano obiettivi concreti (es. velocizzazione dell’accesso ai servizi, servizi di ricerca lavoro, ecc.)
- Formazione (inclusa la formazione professionale e linguistica), workshop e attività di apprendimento reciproco e scambio di best practice su temi specifici
- Volontariato, “Budding” e attività di mentoring con obiettivi concreti (es. aiuto nello studio, formazione linguistica, aiuto nella ricerca lavoro o nell’avvio di attività lavorative)
Formazione di mediatori culturali e interpreti che accompagnano i migranti nel processo d’integrazione
- Creazione di conoscenze e buone prassi sull’integrazione con obiettivi specifici e replicabili su scala più ampia e da promuovere con specifiche attività
- Creazione di partenariati rurali che lavorino su obiettivi concreti per l’inclusione dei migranti
nelle aree rurali.
Saranno favoriti interventi che includono la progettazione di buone prassi e la loro promozione
attraverso la cooperazione transnazionali tra i vari stakeholder.
La richiesta di finanziamento per i progetti presentati non dovrà essere inferiore a 1.000.000 Euro e
superiore a 2.000.000 Euro.
Il cofinanziamento dell’Unione Europea non può essere superiore al 90% dei costi eleggibili del
progetto.
Scadenza: 16 maggio 2023
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Trovate tutti i riferimenti del bando scaricando la scheda di dettaglio a questo link, e a questo link trovate la selezione settimanale di ConfiniOnline delle opportunità di finanziamento per il Terzo Settore.