Come ormai noto, uno degli obiettivi del PNRR e dell’agenda 2030 dell’ONU è il raggiungimento della parità di genere sul posto di lavoro. L’Italia è da tempo al lavoro sull’argomento attraverso l’emanazione di numerose novità normative.
Con il Decreto interministeriale 29 marzo 2022, viene innanzitutto istituito l’obbligo per tutte aziende con più di 50 dipendenti di redigere il “Rapporto periodico sulla situazione del personale maschile e femminile” in forza in azienda. Questo rapporto, contenuto nell’Allegato A del succitato Decreto deve essere obbligatoriamente predisposto e trasmesso in via telematica ogni 2 anni, con prima scadenza al 30/09/2022.
Un'altra grande novità, che rappresenta però una facoltà e non un obbligo, è la certificazione della parità di genere introdotta a partire dal 1/1/2022, dalla Legge n. 162/2021. Per le aziende (di qualsiasi dimensione e categoria) che decidono di certificarsi applicando le Linee giuda contenute della UNI/PdR 125:2022 sono previsti una serie di vantaggi: sgravi contributivi pari all’1% dell’ammontare dei contributi previdenziali di tutto il personale dipendente in forze (fino a un massimo di 50mila euro all’anno), un punteggio premiale nella concessione di sovvenzioni e finanziamenti pubblici e un punteggio premiale nella partecipazione ai bandi di gara pubblici per l’acquisizione di lavori, servizi e forniture.