Rete del Dono e PayPal Italia hanno pubblicato i dati dell'ottava edizione dello studio “Donare 3.0”, commissionato da BVA Doxa con lo scopo di analizzare la diffusione delle donazioni in Italia, individuandone i driver, le abitudini e gli atteggiamenti della popolazione internauta italiana.
Oltre alla dimostrazione di un'elevata sensibilità da parte degli italiani – specie nei confronti del conflitto in corso - e a un notevole incremento delle donazioni da parte di giovani e donne, i risultati confermano una crescita delle donazioni online rispetto a quelle in contati destinate alle associazioni.
L'incremento delle donazioni da parte di più giovani è il segno di uno sguardo positivo al futuro. L’84% degli stessi – così come le donne - dichiara di aver fatto almeno una donazione nel 2021. Interessante il trend positivo di Millennials e Gen Z, che nel 2021 confermano il balzo in avanti del 2020 che li aveva visti crescere dal 79% all’84%. Non solo, cresce anche la percentuale di Millennials (61%) che dona a più associazioni, mentre i più adulti prediligono donare per una sola associazione. Il futuro per le donazioni appare positivo, il 25% dei Millennials han affermato di voler donare di più in futuro, seguiti dalla Generazione X al 18%.
Tra gli ambiti di donazione si conferma al primo posto “salute e ricerca scientifica”, mentre cresce l’area ‘emergenza e protezione civile’ (35%), seguita da ‘tutela dell’ambiente e degli animali’ (28%) e ‘assistenza sociale’ (24%). Cresce inoltre la sensibilità verso la ‘tutela dei diritti e della pace’ (15%). In quanto a tipologie di donazione, crowdfunding (72%), donazioni ad associazioni (64%) e regali solidali (21%) proseguono il trend positivo iniziato nel 2020.
Prosegue la crescita costante della donazione online (35%), mentre il contante che aveva avuto un calo durante il lockdown del 2020, recupera qualche punto (37%). Osservando esclusivamente le donazioni verso le associazioni (escludendo il regalo solidale), quelle effettuate online (35%) superano quelle in denaro contante (27%) aumentando il gap tra le due modalità. Il trend è comunque positivo per tutte le tipologie di donazione.
L’impatto del Covid e il conflitto in Ucraina hanno cambiato notevolmente lo scenario delle donazioni. Nel 2021 un donatore su tre ha cambiato associazione di riferimento per le proprie donazioni. Al 37% degli intervistati è capitato di non donare a un’associazione non-profit, cui erano soliti donare, a causa della pandemia. Le drammatiche vicende relative al conflitto in corso in Ucraina, invece, hanno suscitato la reazione positiva degli italiani. Il 60% del campione intervistato ha affermato di aver effettuato una donazione a favore della popolazione ucraina. Vestiti e denaro per la maggiore (30%), seguiti da cibo (24%), medicinali (18%) e giocattoli (13%).
“Gli italiani sono sempre molto coinvolti quando si tratta di cause benefiche e di fare del bene. I dati di PayPal mostrano che in Italia sono 1,4 milioni le persone che hanno donato almeno una volta con PayPal negli ultimi 12 mesi” ha commentato Maria Teresa Minotti, Country Director di PayPal.
“Molto positivo il costante coinvolgimento dei più giovani che, non solo donano, ma scelgono di donare per più associazioni (61%) dimostrando grande sensibilità e interesse a sostenere più cause. Anche i dati di Rete del Dono confermano questo trend, con i Millenial donatori che si stabilizzano al 15% dopo la forte crescita del 2020 che li aveva visti crescere del 4%”, ha dichiarato Valeria Vitali, Fondatrice di Rete del Dono. “Anche le donne si confermano grandi donatrici, sfiorando il 55% per l’Emergenza Ucraina versus il 45% degli uomini. Interessante anche la crescita del crowdfunding, 21% contro il 19% del 2020, in linea con i dati di Rete del Dono che registrano un aumento del crowdfunding”.
“Il mondo delle donazioni –a causa della Pandemia COVID 19 - ha dovuto rivoluzionare il proprio modo di relazionarsi con i propri donatori e sostenitori; siamo ancora in una fase di passaggio dove il Digitale sta giocando un ruolo chiave – spiega Antonio Filoni, Partner e Head of Digital di BVA DOXA – non è solo infatti la modalità di pagamento che si digitalizza ma diventa virtuale il contatto, il dialogo e la relazione, questa più che mai importante e centrale per creare legame che il donatore cerca nell’esprimere con un gesto il proprio desiderio di fare del bene.”
Fonte: Rete del Dono