«Quando si chiede ai giovani di elencare le loro preoccupazioni riguardo al mondo in cui vivono, uno dei temi che figura in cima alla lista è il cambiamento climatico» ha detto il Direttore generale dell'UNICEF Ann Veneman.
«Abbiamo ancora molto da imparare sulle conseguenze dei cambiamenti climatici, ma lo sviluppo economico e sociale non può essere sostenibile se non si affronta in modo decisivo tale questione.»
Contemporaneamente alla conferenza di Bali, nella sede ONU a New York si svolge la sessione plenaria dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite "Un mondo a misura di bambino + 5", volta a esaminare i progressi realizzati a 5 anni dalla Sessione speciale dell'Assemblea generale del 2002 su infanzia e adolescenza.
La pubblicazione "Cambiamenti climatici e infanzia" viene presentata nel corso di un evento speciale parallelo, ospitato dal Governo greco, che collega - sempre nel quadro dell'incontro "Un mondo a misura di bambino + 5" - infanzia e cambiamenti climatici, i due temi affrontati negli incontri intergovernativi.
Un'altra recente pubblicazione dell'UNICEF, "Progressi per l'infanzia" (un compendio statistico sui progressi conseguiti verso gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, presentato lo scorso 10 dicembre), fornisce dati esaustivi sui progressi realizzati dal 1990 a oggi nella lotta alla mortalità infantile.
Ma le tre principali cause di mortalità infantile sotto i 5 anni - infezioni respiratorie acute, malattie diarroiche e malaria - sono strettamente collegate a fattori ambientali.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è attribuibile a fattori ambientali quasi un quarto di tutte le morti, e un terzo delle morti tra i minori di 14 anni.
Inoltre, le morti per asma, una malattia cronica comune tra i bambini, potrebbero aumentare quasi del 20% entro il 2016 se non saranno adottate misure urgenti per ridurre le emissioni prodotte da veicoli e industrie.
L'UNICEF collabora con il Programma ambientale dell'ONU (UNEP) e con la Convenzione quadro dell'ONU sui cambiamenti climatici (UNFCCC) per sviluppare una strategia diretta a promuovere un ambiente sano e sicuro per l'infanzia.
Questa strategia si concentra su misure volte a prevenire e ridurre i rischi ambientali per la sopravvivenza, la protezione e l'istruzione dei bambini, rafforzando le capacità di risposta ai bisogni dell'infanzia nelle emergenze collegate ai mutamenti climatici. Mentre molte risorse naturali sono minacciate dai cambiamenti climatici, un'importante risorsa rinnovabile - il potere dei giovani di produrre cambiamenti reali - è disponibile in abbondanza.
In collaborazione con i suoi alleati, l'UNICEF sta elaborando un Pacchetto di strumenti per l'educazione ambientale, come contributo per accrescere le capacità dei giovani di proteggere e rinnovare le risorse naturali locali.
Scarica il rapporto "Climate Change and Children" (in inglese) (983 KB).