L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato una serie di risposte utili sull'obbligo cui sono soggetti gli enti Non profit con entrate superiori a 1 milione di euro. La scadenza della comunicazione sarà il 16 marzo.
Per l’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata, le associazioni di promozione sociale, le fondazioni e associazioni riconosciute aventi per scopo statutario la tutela, promozione e la valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico e le fondazioni e associazioni riconosciute aventi per scopo statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica, trasmettono telematicamente all’Agenzia delle entrate, in via facoltativa, una comunicazione contenente i dati relativi alle erogazioni liberali in denaro deducibili e detraibili, eseguite nell’anno precedente da persone fisiche, con l’indicazione dei dati identificativi dei soggetti eroganti.
Con il decreto del 3 febbraio 2021 del Ministero dell'Economia e delle Finanze è stato introdotto l'obbligo della comunicazione per gli enti con oltre 1 milione di euro di entrate.
La comunicazione deve essere effettuata entro il 16 marzo, con riferimento ai dati dell’anno precedente. Per l’anno prossimo, la comunicazione sarà obbligatoria per gli enti con entrate superiori a 220 mila euro.
A questo link potete trovare una serie di risposte alle domande più frequenti, relative alla comunicazione dei dati delle erogazioni liberali in denaro (deducibili e detraibili), all’esercizio del diritto di opposizione e alle richieste di rimborso da parte del donante.
Sono soggetti all’obbligo le Onlus (comprese quelle di diritto, quindi le organizzazioni di volontariato, le Ong e le cooperative sociali), le associazioni di promozione sociale, le fondazioni e associazioni riconosciute aventi per scopo statutario la tutela, promozione e la valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico e le fondazioni e associazioni riconosciute aventi per scopo statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica.
Il provvedimento è teso a andare incontro alle esigenze dei donatori che, comunicando il proprio codice fiscale all’ente ricevente, intendono usufruire delle agevolazioni fiscali previste, promuovendo una fidelizzazione degli stessi oltre che facilitando la compilazione del Modello 730.
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