Quest'anno, ConfiniOnline vi propone una formazione in anticipo sul 5x1000. Mercoledì 27 ottobre, partirà il corso online tenuto da Lisa Orombelli, da oltre 20 anni professionista della raccolta fondi. Si analizzerà com'è cambiato il modo di fare campagna per il 5x1000 dopo la Riforma del Terzo settore, partendo dall'analisi della strategia dei big player nazionali, per poi elaborare un modello di pianificazione utile e replicabile anche per diverse campagne di raccolta fondi.
Ma vediamo insieme qualche dato sugli andamenti di quest'anno e anche come si fa a destinare il 5x1000 dell'Irpef una volta scelta l'organizzazione.
Come riporta uno studio condotto da Banca Etica, “sono circa 14 milioni i contribuenti che hanno scelto di destinare il 5 per mille a un’organizzazione non profit, pari a circa un terzo del totale dei contribuenti. Un dato incoraggiante, che mostra però anche gli ampi spazi di crescita. I fondi erogati dallo Stato grazie a tali scelte saranno pari a 518,5 milioni di euro per il 2021”.
I dati confermano anche le tendenze sulla ripartizione del 5 per mille nelle Regioni italiane. Quelle che raccolgono maggiori contributi restano le regioni in cui storicamente si è sviluppato di più il non profit e in cui hanno sede le organizzazioni più grandi. “Le prime 5 Regioni italiane per importi nel 2020 sono state Lombardia (36,4%), Lazio (18,4%), Emilia Romagna (6,8%), Piemonte (6,4%) e Veneto (5,9%). Le altre 16 Regioni hanno raccolto il restante 26,1%; 8 regioni hanno percentuali di raccolta inferiori all’1% rispetto al totale”. Tuttavia, come sottolinea lo studio, ci sono regioni in forte crescita, che tra il 2019 e il 2020 hanno registrato un interessante incremento: Marche (+9,9%), Basilicata (+7,4%) e Campania (+7,2%).
In sintesi, l'analisi per il 2021 è che sono aumentati i beneficiari, mentre sono calati gli importi medi, tuttavia sono poche organizzazioni quelle che raccolgono la gran parte dei contributi, a fronte delle numerosissime piccole organizzazioni che raccolgono importi molto contenuti.
È fondamentale, quindi, imparare a fare una buona campagna, attraverso una buona pianificazione strategica, l'analisi dei fattori di successo e insuccesso e soprattutto imparando a conoscere bene lo strumento, tanto dal lato del donatore quanto del destinatario.
Come si fa a destinare il 5x1000 dell'Irpef una volta scelta l'organizzazione?
Nei modelli 730, CU e Unico, c’è una sezione dedicata alla destinazione del 5x1000, divisa in 6 parti. La prima in alto a sinistra è quella per il SOSTEGNO DEL VOLONTARIATO E DELLE ALTRE ORGANIZZAZIONI NON LUCRATIVE DI UTILITÀ SOCIALE, DELLE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE E DELLE ASSOCIAZIONI E FONDAZIONI RICONOSCIUTE CHE OPERANO NEI SETTORI DI CUI ALL’ART. 10, C. 1, LETT A), DEL D.LGS. N. 460 DEL 1997. La prima in alto a destra invece è quella per il FINANZIAMENTO DELLA RICERCA SCIENTIFICA E DELLE UNIVERSITÀ.
E' necessario inserire il codice fiscale dell’organizzazione scelta e apporre la tua firma per sostenerla col tuo 5x1000. Anche chi non compila la dichiarazione dei redditi, ovvero chi ha solo il modello CU fornitogli dal datore di lavoro o dall’ente erogatore della pensione, può destinare il 5x1000.
Il tuo 5x1000 diventerà solidarietà: devi solo inserire il codice fiscale dell'organizzazione che hai scelto all’interno del riquadro per la "Scelta per la destinazione del cinque per mille dell’IRPEF" nella tua dichiarazione dei redditi (730, CUD, Unico).
Qui il link per ulteriori informazioni sul corso in partenza e per iscriversi.