Il lancio avviene il giorno prima della riunione plenaria dell'Assemblea Generale dell'ONU che farà il punto sulle raccomandazioni contenute nel documento finale della Sessione Speciale ONU sull'infanzia del 2002, intitolata appunto "Un mondo a misura di bambino" ('A World Fit for Children').
Il nuovo rapporto è il sesto - e il più completo per portata e contenuti - di una serie di documenti analoghi prodotti dall'UNICEF a partire dal 2004 per monitorare i progressi compiuti dalla comunità mondiale in varie aree cruciali per la condizione dell'infanzia.
«Questa edizione del 'Progress for Children' fornisce un quadro completo dei dati riguardanti gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio", ha sottolineato il Direttore generale dell'UNICEF Ann Veneman: «Sebbene i dati rivelino considerevoli progressi, molto resta ancora da fare.»
Facendo seguito alla notizia che, nel 2006, il numero di bambini che muoiono prima di compiere 5 anni è sceso per la prima volta sotto i 10 milioni, il rapporto "Progressi per l'infanzia" presenta una serie di dati sui progressi compiuti per la salute infantile, inclusi quelli che potrebbero condurre nei prossimi anni a ulteriori riduzioni nella mortalità sotto i 5 anni.
Progressi concreti...
* Tra il 1990 e il 2004 più di 1,2 miliardi di persone hanno avuto accesso all'acqua potabile
* Tra il 1990 e il 2000, le percentuali di allattamento esclusivo al seno fin dalle prime ore di vita - una pratica che potrebbe ridurre del 13% la mortalità infantile sotto i 5 anni nei Paesi in via di sviluppo - sono cresciuti in molti paesi del mondo; in 7 paesi dell'Africa Subsahariana si è registrato un aumento del 20% dell'allattamento al seno esclusivo
* I paesi in cui la malaria è endemica hanno esteso l'utilizzo di zanzariere trattate con insetticidi per la protezione dei bambini, e molti paesi dal 2000 hanno più che triplicato la diffusione delle zanzariere
* Nei paesi a basso e medio reddito l'accesso ai farmaci antiretrovirali che riducono il rischio di trasmissione madre-figlio dell'HIV è aumentato, tra il 2004 e il 2005, dal 7 all'11% delle donne sieropositive; anche l'accesso dei bambini ai farmaci antiretrovirali è aumentato in gran parte del mondo
* Rispetto al 1999, nel 2005 un numero 4 volte maggiore di bambini ha ricevuto le due dosi previste di vitamina A. La somministrazione di vitamina A riduce il rischio di mortalità legato alle comuni malattie infantili
Oltre che nella salute dei bambini si registrano progressi anche per l'istruzione, la parità di genere e la protezione dell'infanzia.
Tra il 2002 e il 2006 i progressi nelle iscrizioni e nella frequenza scolastica hanno ridotto di circa il 20% il numero di bambini in età d'istruzione primaria che non vanno a scuola. E anche se in alcune regioni le bambine restano svantaggiate, il divario di genere nell'istruzione primaria e secondaria si sta riducendo, e 2/3 degli Stati del mondo nel 2005 hanno raggiunto l'uguaglianza di genere nell'istruzione primaria.
Anche se i cambiamenti procedono ancora troppo lentamente, il rapporto rileva che la pratica delle mutilazioni genitali femminili ha continuato a calare negli ultimi 15 anni, e che i matrimoni precoci sono sempre meno comuni.
...e carenze da colmare
Accanto a questi risultati positivi, il rapporto "Progressi per l'infanzia" fornisce anche statistiche che non danno certo motivo di soddisfazione.
Ad esempio:
* Nei Paesi in via di sviluppo l'incidenza di bambini sottopeso è diminuita dal 1990 dal 32 al 27%, ma un allarmante numero di bambini - 143 milioni - soffre ancora di denutrizione, oltre la metà dei quali vive nell'Asia meridionale
* L'estensione dei servizi di assistenza medica contro le principali malattie dell'infanzia procede a rilento. Polmonite e malaria sono responsabili, insieme, del 27% di tutte le morti che ogni anno si registrano tra i bambini sotto i 5 anni
* Più di 500.000 donne continuano a morire ogni anno per complicanze durante la gravidanza o il parto: la metà dei decessi si verifica nell'Africa Subsahariana, dove una donna incinta su 22 corre il rischio di morire, rispetto a una su 8.000 nei paesi industrializzati
* La mancanza di servizi igienici basilari, insieme a condizioni igieniche precarie e al consumo d'acqua non potabile, contribuisce ogni anno alla morte di 1,5 milioni di bambini a causa di malattie diarroiche.
* Nel 2004 il 41% della popolazione mondiale - ossia 2,6 miliardi di persone - non utilizzava servizi igienici adeguati. Sebbene dal 1990 siano stati fatti dei progressi, mantenere il ritmo dell'aumento della popolazione mondiale rimane una sfida difficile
* In molti paesi i nuovi contagi da HIV sono concentrati tra i giovani, che costituiscono il 40% dei 4,3 milioni di nuove infezioni registrate nel 2004. Ma questo gruppo a rischio manca ancora di una conoscenza accurata dell'HIV e dei metodi di prevenzione.
Per maggiori informazioni:
http://www.unicef.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/3980