Il fenomeno della tratta degli esseri umani rappresenta una realtà purtroppo ancora attuale e presente su tutto il territorio nazionale, se non, addirittura, in espansione, attraverso forme diversificate di sfruttamento. A tal proposito, il programma unico di emersione, assistenza e integrazione per le vittime della tratta, istituito con il Decreto del 16 maggio 2016, prevede il lancio annuale di un bando per il finanziamento di progetti di assistenza a favore delle vittime della tratta e di sfruttamento.
In Italia, la tratta di esseri umani è espressamente punita dalla legge n. 228 del 2003 con la quale sono stati riscritti gli articoli del codice penale già relativi alla riduzione in schiavitù (artt. 600, 601 e 602). La definizione delle condotte punibili a titolo di tratta è stata poi ampliata dal decreto legislativo n. 24 del 2014 che ha dedicato attenzione anche al profilo del risarcimento delle vittime. Le circostanze che comportano un aumento delle pene in caso di commissione di questi delitti sono state modificate dalla legge n. 108 del 2010 che ha inserito nel codice penale l'art. 602-bis (1).
Recentemente, inoltre, la Commissione nazionale per il diritto di asilo e l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati hanno aggiornato le Linee guida per l’identificazione delle vittime di tratta redatte nel 2016, al fine di promuovere l'emersione e l'identificazione delle vittime di tratta o di chi si trova in una situazione a rischio di sfruttamento nel corso del procedimento di riconoscimento della protezione. La precoce identificazione permette di offrire misure di assistenza e protezione per favorire la fuoriuscita dal circuito dello sfruttamento.
Alla tratta a scopo di sfruttamento sessuale, che nel corso degli anni ha modificato il proprio profilo, dalle rotte all'organizzazione delle reti criminali, alle modalità di coercizione delle vittime, si sono aggiunti, con sempre maggiore preponderanza, fenomeni di sfruttamento connesso ad attività illecite, fenomeni di sfruttamento nell'ambito del lavoro, nell'ambito delle adozioni illegali e in quello dei matrimoni forzati. Una pletora di realtà ancora troppo attuali e quotidianamente sotto gli occhi di tutti, realtà che si fatica ad accettare, a spiegare ai propri figli e che spesso si finge di non vedere per non sentirsi parti inermi di un sistema che non si riesce a combattere. In Italia, l’integrazione del sistema asilo e del sistema anti-tratta (art. 10 D.Lgs. 24/14) ha consentito l’emersione di una serie di casi di sfruttamento sia lavorativo che sessuale, che venivano in passato ignorati. Il sistema italiano è considerato da sempre uno dei più efficaci a livello internazionale.
Le realtà - enti, organizzazioni, istituzioni - che combattono tutti i giorni in prima linea contro il fenomeno della tratta, sono numerose e qualificate. È proprio a loro che intende rivolgersi questo bando, attraverso il finanziamento di progetti attuati a livello territoriale finalizzati ad assicurare, in via transitoria, ai soggetti destinatari adeguate condizioni di alloggio, vitto e assistenza sanitaria e, successivamente, la prosecuzione dell’assistenza e dell’integrazione sociale.
I progetti possono avere i seguenti contenuti:
- Attività di primo contatto con le popolazioni a rischio di sfruttamento a tutela della salute e per l’emersione delle potenziali vittime di tratta o sfruttamento con particolare attenzione ai richiedenti o possessori di protezione internazionale.
- Azioni multi-agenzia di identificazione dello stato di vittima e accertamento della sussistenza dei requisiti per l’accesso ai percorsi dedicati.
- Attività di protezione e prima assistenza (sanitaria e consulenza legale).
- Accoglienza residenziale protetta e percorsi di sostegno.
- Attività per l’ottenimento del permesso di soggiorno.
- Attività di formazione: alfabetizzazione, informatica, orientamento al lavoro, formazione professionale.
- Attività di inclusione attiva finalizzate a accompagnare le vittime di tratta in un percorso personalizzato, integrato e multidimensionale per l’integrazione e l’autonomia personale.
- Attività per il raccordo operativo tra il sistema di protezione e il sistema di tutela dei richiedenti protezione internazionale.
I progetti dovranno inoltre garantire un programma specifico di assistenza per minori stranieri non
accompagnati vittime di tratta che assicuri adeguate condizioni di accoglienza e di assistenza psico-sociale, sanitaria e legale, prevedendo soluzioni di lungo periodo, anche oltre il compimento della maggiore età.
Possono presentare proposte progettuali o partecipare ai progetti: le Regioni e Province Autonome, i Comuni e i loro consorzi, i soggetti privati iscritti nel registro delle associazioni e enti che svolgono attività a favore degli immigrati.
Per questa call è stato stanziato un budget di 23.985.000,00 di Euro. I progetti devono avere una durata di 15 mesi e avere inizio il 1° luglio 2021.
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Trovate tutti i riferimenti del bando alla scheda di dettaglio a questo link, e a questo link trovate la selezione settimanale di ConfiniOnline delle opportunità di finanziamento per il Terzo Settore.