XVII CONGRESSO NAZIONALE DI ASC APS - LICIO PALAZZINI RICONFERMATO PRESIDENTE
Si è concluso sabato il 17° Congresso Nazionale di ASC Aps, dal titolo "Per un Servizio Civile davvero Universale" con il mandato per l'Assemblea Nazionale di tradurre in programmi gli obiettivi di realizzazione delle due finalità del SCU: diventare un generatore e produttore di civismo, di volontà e capacità di mettere in pratica i valori fondativi della Costituzione e concorrere alla difesa civile e non armata della Patria.
Il Congresso è stato anche l'occasione per il rinnovo degli organi dirigenti: Assemblea Nazionale, Organo di Controllo e Collegio dei garanti. L'Assemblea Nazionale, a sua volta ha confermato nella carica di Presidente Licio Palazzini.
Come ha ribadito Palazzini, nella sua relazione da presidente uscente, l'Assemblea Nazionale avrà anche il compito di sollecitare la stabilizzazione del contingente annuale del SCU, una risorsa fondamentale, capace di influire nettamente sui comportamenti collettivi, coinvolgendo un numero significativo di giovani e adulti che condividono dei valori così importanti per il nostro Paese.
"Al nostro Paese serve un Servizio Civile davvero Universale: perché è una risorsa concreta, in larga parte già esistente; perché il SCU è arrivato all’esplosione della pandemia già attrezzato sul piano degli obiettivi e degli strumenti normativi; perché può diventare un generatore e produttore di civismo, di volontà e capacità di mettere in pratica quei valori fondativi della Repubblica che sono l’altra finalità della riforma del 2016.
Su questo noi lanciamo una sfida al Governo e al Parlamento.
Quella di un contingente di 100.000 giovani in SCU a partire dal prossimo anno.
Uno studio di APS asc pubblicato qualche giorno fa dimostra - già con gli enti accreditati nel 2020 - la sostenibilità di un contingente annuo di 80.000 posizioni. Adesso gli enti sono diventati 429. Ieri sono stati depositati programmi per 80.000 posizioni. Un contingente di 100.000 posizioni nel 2022 non è fuori dalla portata.
Mettere a disposizione, ogni anno, un nucleo di almeno 100.000 persone sotto i 28 anni che, attraverso la realizzazione di attività concrete, diffonde nel nostro Paese la capacità di affrontare i conflitti in modo civile, senza armi, nelle mani e nella testa, e che realizza i valori della nostra Costituzione. Accompagnate da almeno 50.000 adulti impegnati per gli stessi fini e che trasmettono ai giovani i loro saperi professionali e pratici. In cinque anni diventerebbe un magnete che influisce sul mainstream dei comportamenti collettivi.
Per questa prospettiva, servono i soldi, come le scelte e le coerenze. Noi siamo pronti"