Presentazione dei programmi entro il 29 luglio 2021

È stato pubblicato l’Avviso agli Enti iscritti all’Albo del Servizio civile universale per la presentazione dei programmi che daranno il via alla sperimentazione del “Servizio Civile Digitale”. Gli enti possono presentare i programmi d'intervento entro le ore 14:00 del 29 luglio 2021.

L'obiettivo del presente bando è quello di formare giovani in tutta Italia che avranno il ruolo di “facilitatori digitali”. L'Avviso, fa parte, infatti, di un programma quadro, sviluppato nell’ambito di una collaborazione avviata fra il Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale e il Dipartimento per la trasformazione digitale. Esso mira a promuovere iniziative congiunte volte ad accrescere le capacità e le competenze digitali dei giovani, al fine di renderli il “motore” della transizione digitale. Nel programma si legge "I giovani, adeguatamente formati, potranno contribuire con il loro operato all’accrescimento delle competenze digitali diffuse per favorire l’uso consapevole e responsabile delle nuove tecnologie, nonché promuovere il pieno godimento dei diritti di cittadinanza attiva da parte di tutti. Al termine del servizio, gli operatori volontari potranno anche veder riconosciute, tramite una specifica certificazione, le competenze digitali acquisite. Gli enti coinvolti seguiranno un percorso formativo di accompagnamento nella gestione dei progetti guidato dal Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale e coadiuvato dal Dipartimento per la trasformazione digitale".

Il Servizio civile digitale è stato incluso nel Pnrr, come una delle azioni del Piano Operativo della Strategia nazionale per le competenze digitali e del programma flagship NextGenerationEU “Reskill and Upskill”, prevedendone l’estensione e l’ampliamento nel triennio 2021-2023.

“Le ragazze e i ragazzi non saranno solo i destinatari delle grandi innovazioni che il Pnrr porterà con sé ma potranno essere anche vettori del cambiamento digitale supportando la transazione del Paese verso il cloud, verso l'interoperabilità, verso una cultura di approccio digitale ai servizi pubblici. - sottolinea il ministro per le Politiche giovanili Fabiana Dadone - Non stiamo semplicemente innovando l'Italia, stiamo prendendo atto degli usi e costumi dei giovani italiani che non vedono l'ora di essere il braccio e la testa della società di domani”.

Per il ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao "il tassello essenziale di qualsiasi transizione, soprattutto quella digitale, sono le persone". "Grazie al Servizio Civile Digitale tanti giovani potranno aiutare le fasce più bisognose della popolazione ad acquisire le ormai imprescindibili competenze necessarie per esercitare una piena cittadinanza digitale. - ha commentato - L’obiettivo dell’Italia è colmare il divario di competenze con almeno il 70% di popolazione digitalmente abile entro il 2026. Non possiamo trascurare il capitale umano, abbiamo il dovere di rafforzare e incoraggiare le competenze perché grazie al digitale possiamo costruire una società più moderna e inclusiva”.

Incentrare le forze e l'entusiasmo dei giovani, accrescendone capacità e competenze, non solo può contribuire a favorire l'uso dei servizi pubblici digitali per promuovere il pieno godimento dei diritti di cittadinanza e per agevolare la collaborazione tra Pubblica amministrazione, enti e cittadini, ma può contribuire, soprattutto, a creare un effettivo impatto sulle comunità, a partire dall'incontro e dalla collaborazione tra generazioni. 


Fonte: Il Redattore Sociale 

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