Del numero globale di orfani da Aids, l'8% è rappresentato da bambini da 0 a 5 anni, un terzo è costituito da bambini che hanno dai 6 agli 11 anni, mentre circa la metà ha da 12 a 17 anni.
Secondo una recente stima dell'Organizzazione, ogni 14 secondi un bambino perde uno dei genitori per cause legate all'Aids e si prevede che il numero degli orfani sia drammaticamente destinato a crescere nei prossimi anni, fino a raggiungere la cifra di 25 milioni nel 2010.

Quando i genitori si ammalano o muoiono, il peso degli oneri familiari ricade interamente sui bambini e soprattutto sulle bambine, che sono innanzitutto costretti a lasciare la scuola e mettersi a lavorare per poter guadagnare il necessario per il cibo e per prendersi cura dei genitori malati o dei fratellini. Le famiglie precipitano nella povertà, i bambini sono a rischio di sfruttamento e abuso, non hanno accesso alle cure di base e sono particolarmente vulnerabili al virus dell'Hiv o altre malattie potenzialmente mortali.

Dei circa 33 milioni di persone affette da Aids nel mondo, 2 milioni ha meno di 15 anni. Inoltre la fascia d'età tra i 15 e i 24 anni è quella che registra il maggior numero di nuovi casi di Hiv/Aids, pari al 40% delle persone che vengono contagiate.
Ogni giorno circa 5.000 persone vengono contagiate e le giovani donne sono quelle più a rischio. Di conseguenza, aumentano i casi di trasmissione della malattia da madre a figlio, durante il parto, la gravidanza o l'allattamento. Ciononostante, sottolinea Save the Children, nei paesi ad alta percentuale di contagi da Hiv, solo l'1% delle donne incinte possono accedere ai servizi sanitari che mirano a prevenire la trasmissione madre-figlio dell'infezione.

Save the Children opera da anni per la prevenzione e la cura dell' Hiv/Aids, sia supportando i bambini colpiti direttamente o indirettamente dalla pandemia, con particolare attenzione agli orfani, sia sostenendo le comunità e promuovendone la diretta partecipazione e attivazione. L'organizzazione internazionale inoltre lavora ponendo al centro e rendendo protagonisti dei propri interventi i minori colpiti dal virus: alcuni di essi, per esempio, diventano peer educator, e, in questa veste, aiutano e sensibilizzano i propri coetanei.
Infine, Save the Children lavora in ambito preventivo sia con i giovani sia offrendo servizi alle madri per prevenire la trasmissione madre-figlio dell'infezione.

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Ufficio Stampa Save the Children Italia
Tel: 06.48.07.0071/23
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