Bambine/i e adolescenti hanno subito un impatto durissimo della pandemia. Sebbene non in termini di morbosità e mortalità, la condizione di lockdown e la chiusura delle scuole e dei servizi educativi hanno esacerbato diversi fattori di disuguaglianza e vulnerabilità. La pandemia ha messo in luce le criticità già presenti e le forti differenze territoriali, sia nella disponibilità di beni pubblici, come i servizi educativi per la prima infanzia, la scuola a tempo pieno, i servizi sociali, l’accesso alla rete digitale, l’assistenza sanitaria, sia nell’incidenza della povertà materiale ed educativa. Il lavoro dunque che l'Intergruppo parlamentare, formatosi a ottobre dello scorso anno, è stato fondamentale per l'approvazione della mozione che prevede la costruzione di un Piano Strategico Nazionale sull’infanzia e l’adolescenza, con un innesto concreto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Le proposte sono in linea con gli obiettivi portati avanti da diversi enti del Terzo settore impegnati su questo campo: dal potenziamento del tempo pieno e delle azioni di contrasto della povertà educativa e del fallimento formativo, alla riduzione del numero delle/gli alunne/i per classe, alla copertura almeno del 33% del fabbisogno dei nidi in modo omogeneo nel Paese. Le proposte mettono in luce anche una particolare attenzione per i territori e per i contesti più fragili dal punto di vista dell'offerta di servizi per l’infanzia e l’adolescenza. Un passo in avanti per riportare i diritti delle bambine e dei bambini di ragazze e ragazzi al centro dell’investimento del Paese per uscire dalla crisi e costruire una normalità più giusta e con meno disuguaglianze.
Il 13 aprile la Camera ha approvato all’unanimità la mozione 1405 Lattanzio, Casa, Gobbato, Marrocco, Occhionero, Muroni ed altri concernente iniziative in materia di definizione del Piano nazionale per l’infanzia e l’adolescenza e ulteriori misure in campo educativo ed economico a favore dei minori. Presentata a novembre e riformulata il 9 aprile, è diventata nel frattempo una mozione di maggioranza. La risoluzione, che promuove una serie di interventi di contrasto alle conseguenze dell’emergenza sanitaria sulla salute e sull’educazione di minori e adolescenti, rappresenta un passo avanti per dare maggiore visibilità ai bambini durante questa fase della pandemia.
La mozione è stata il risultato del lavoro dell’Intergruppo parlamentare “Infanzia e Adolescenza”, nato lo scorso anno e che ha coinvolto in questi mesi oltre 200 realtà del Terzo Settore che si occupano di queste tematiche.
L’Intergruppo ora considera il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) come una opportunità di investire una gran quantità di risorse sull´infanzia: “Noi stiamo chiedendo di modificare l’approccio al tema infanzia, passando da un atteggiamento quasi caritatevole e marginale a un’azione organica e di lungo periodo. Non vogliamo solo progetti o bonus ma politiche per l’infanzia, politiche di sviluppo”.
La mozione impegna il Governo a creare un capitolo specifico nell’ambito del PNRR dedicato a tutti gli investimenti a favore dell’infanzia. Si tratta d´un capitolo strutturato che contempla non solo la rilevanza della famiglia, ma anche altri aspetti e ambiti che riguardano i bambini.
Fonti: Gruppo CRC; CNCA
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