Il 27 gennaio ogni hanno porta con sé un richiamo, di memoria, di rispetto, di tristezza e rabbia verso se stessi e verso tutto ciò che il nostro stesso genere umano è stato capace di fare.
C'è di nuovo quest'anno che la Giornata della Memoria inaugura un impegno civico di cittadinanza attiva: un Paese impegnato non solo a ricordare le vittime del nazismo e del fascismo, ma anche a dare una risposta attiva al negazionismo.
L’Anpi, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, ha mobilitato tutti i comitati provinciali in occasione della Giornata della Memoria, organizzando una ricca programmazione di incontri, testimonianze, dirette on-line, letture e concerti. Sessanta iniziative in sessanta città: da Treviso a Catanzaro, non solo per non dimenticare ciò che è stato, ma soprattutto per guardare avanti, in modo attivo, e denunciare i nuovi pericoli legati al negazionismo e alla formazione di nuovi gruppi che si richiamano a quelle ideologie che provocarono circa 17 milioni di vittime tra ebrei, prigionieri di guerra, oppositori, omosessuali, sinti e rom e gruppi religiosi. L'obiettivo è stato quello di proporre non una necessaria celebrazione, ma “un momento di riflessione coinvolgente, la base di un messaggio di civiltà, antifascismo, e democrazia che proviene dal sangue dei campi di concentramento” come sostiene il presidente dell'Anpi, Gianfranco Pagliarulo su Repubblica. “Il ricordo non ha senso se non si esercita la sua portata educativa nel presente” - aggiunge.
Oltre a Wikipedia, che quest'anno anno organizza diversi eventi online a tema “Negazionismo e Olocausto”, anche l'Associazione ReDiPsi – Reti di Psicologi per i Diritti Umani ha dedicato un'iniziativa al settantaseiesimo anniversario della liberazione dei deportati di Auschwitz. Si tratta di un webinar per celebrare il Diritto alla vita, sancito dall'articolo 3 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Le iniziative che hanno come scopo quello di denunciare i nuovi “pericoli” sono quindi numerose. Una forma di apprezzabile e necessaria durezza, un impegno verso chi si ostina a propagandare ancora la banalità del male, a considerare quel male talmente banale da essere negato.
L'auspicio dunque è quello che questa giornata sia una giornata “per non dimenticare” e per non negare.