Giovedì 7 gennaio, Domenico Arcuri, Commissario straordinario per l'emergenza Covid-19, ha annunciato che da febbraio si inizieranno a vaccinare persone over 80, persone disabili e loro accompagnatori.
Sebbene la logicità dell'inserimento delle persone con disabilità tra le categorie a rischio, è importante lasciare a queste persona la libertà di scelta individuale, al fine di essere considerate persone prima che disabili. È altresì necessario, a tal proposito, un’attenzione particolare sul consenso informato, in particolare per le persone con disabilità intellettive e relazionali.
È stata una richiesta forte e determinata quella del movimento associativo, partita già il 3 dicembre. Come dichiara Vincenzo Falabella, avvocato, dal 2014 presidente della Fish, è il risultato che «l’atteggiamento di pressing oculato e propositivo con cui insieme, Fish e Fand, abbiamo agito in qualsiasi momento della pandemia, ha dato frutti. Oggi non troviamo solo ascolto presso le istituzioni, ma vediamo avviare percorsi concreti di collaborazione».
Il vaccino infatti è un gran risultato, ma, come come sottolineato nel documento consegnato alla Presidenza del Consiglio il 3 dicembre, gli aspetti cardine su cui il movimento associativo pone l'attenzione sono anche: la possibilità di accesso e visite all’interno delle strutture in cui vivono persone con disabilità e l’attenzione ai temi della disabilità nell’anno di presidenza italiana del G20 appena iniziato.