Giornata Mondiale Volontariato: Save the Children, nasce “Volontari per
l’Educazione”, la community nazionale di studenti universitari per
l’accompagnamento allo studio on-line di bambini e ragazzi 9-16 anni
colpiti dall’emergenza educativa
Lanciato alla vigilia della Giornata Mondiale del Volontariato il nuovo
progetto dell’Organizzazione che ha già raccolto in pochi giorni
l’adesione di 300 studenti universitari da più di 70 città in tutte le
ragioni d’Italia. L’iniziativa è sostenuta dalla Conferenza dei Rettori
delle Università Italiane (CRUI) e dalla Rete delle Università per lo
Sviluppo Sostenibile (RUS). Dopo una formazione specifica e con
l’assistenza di educatori professionali, i volontari seguiranno
settimanalmente bambini e ragazzi in modalità on-line individuale o a
piccoli gruppi, sulla base delle loro competenze e delle esigenze
specifiche di recupero dei beneficiari individuati in collaborazione con
le scuole.
Una risposta concreta, qualificata, gratuita e “su misura” per bambine,
bambini e adolescenti tra i 9 e i 16 anni che in Italia necessitano di
un sostegno immediato nell’accompagnamento allo studio.Va dritta al
punto di una delle più gravi conseguenze della pandemia per il futuro
delle nuove generazioni del nostro Paese la nuova community dei
Volontari per l’Educazione annunciata oggi, alla vigilia della Giornata
Mondiale del Volontariato da Save the Children, nell’ambito della
campagna Riscriviamo il Futuro a sostegno delle bambine, dei bambini e
degli adolescenti colpiti dalla crisi. L’iniziativa è sostenuta dalla
Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) e dalla Rete
delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (RUS) promossa nell’ambito
dell’ASVIS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.
La nuova community è composta da studenti universitari volontari che
credono fortemente nel valore dell’educazione, e vogliono essere al
fianco dei bambini e adolescenti più colpiti dall’emergenza Covid-19 per
la chiusura delle scuole e la difficoltà nel seguire la didattica a
distanza che li ha esposti al rischio di una grave caduta
nell’apprendimento. Il progetto Volontari per l’Educazione, realizzato
in partnership con EasLab - associazione di promozione sociale con una
pluriennale esperienza di interventi nell’ambito dell’educazione in
collaborazione con scuole, famiglie e territorio -, appena avviato, sta
rapidamente conquistando l’adesione di centinaia di studenti.
I primi trecento universitari che hanno aderito alla proposta di
diventare volontari educativi, provengono da 70 città, hanno un’età
media di 25 anni, sono in maggioranza donne (86%) e seguono i più vari
indirizzi di studio, con un bagaglio di competenze che spazia dalle
materie scientifiche a quelle linguistiche e umanistiche, ma comprende
in molti casi anche le discipline artistiche e musicali. Da gennaio
2021, i Volontari per l’Educazione, dopo un percorso di formazione, si
metteranno al servizio dei bambini e ragazzi che verranno seguiti
settimanalmente in modalità on-line, individuale o a piccoli gruppi, ove
possibile, sulla base delle esigenze di recupero specifiche, in stretta
collaborazione con le scuole.
La collaborazione con le scuole è il punto cardine del progetto. I
volontari opereranno in rete con le famiglie e le scuole, e il loro
impegno nell’affiancamento allo studio sarà costantemente supervisionato
da una équipe centrale di educatori professionali. I bambini e gli
adolescenti che parteciperanno al progetto riceveranno, se ne sono
sprovvisti, tablet e connessioni, non solo per “incontrare” on line il
loro volontario di riferimento, ma per seguire la didattica a distanza
che ancora oggi esclude moltissimi ragazzi.
Per diventare “Volontari per l’Educazione”, gli studenti universitari,
dopo aver compilato un semplice modulo on line, accederanno ad una
formazione di base sul significato del volontariato, la dispersione
scolastica e l’apprendimento di qualità, e ad una formazione specifica
sulla salvaguardia dei minori on line e sulle regole di condotta da
mantenere nella attività di accompagnamento allo studio. Una seconda
formazione avanzata, lungo il percorso di attività, riguarderà poi gli
strumenti e i metodi didattici inclusivi e partecipativi, i giochi e le
attività laboratoriali per favorire l’apprendimento, l’approccio
psico-sociale per la gestione di vissuti e aspetti emotivi in questo
periodo di precarietà. Vi sarà anche un approfondimento specifico sulla
relazione educativa con minori e famiglie di origine straniera che non
abbiano ancora padronanza della lingua italiana.
L’idea di lanciare un’ampia rete nazionale di studenti universitari
volontari con l’obiettivo di contrastare la povertà educativa nasce a
seguito della positiva esperienza avviata durante il periodo estivo in
diverse città italiane dal progetto Arcipelago Educativo realizzato da
Save the Children e dalla Fondazione Agnelli, con il contributo della
Fondazione Bolton Hope Onlus. Un progetto che in quest’anno scolastico
prosegue in 47 scuole di 5 città, grazie al sostegno di Exor. Nel corso
del progetto si è vista l’efficacia della partecipazione qualificata di
decine di studenti universitari volontari, che hanno svolto con successo
attività specifiche per il recupero del deficit di apprendimento dei
bambini più svantaggiati.
“Dai nostri centri sul territorio ci giungono segnalazioni di bambini e
adolescenti che non stanno frequentando la scuola, in presenza e on
line, con gravi cadute nell’apprendimento e nella stessa motivazione
allo studio. Siamo al fianco di tanti docenti ed educatori che cercano
di riallacciare i legami con le famiglie e i ragazzi che la crisi lascia
più indietro. La nuova community dei Volontari per l’Educazione sarà
una risorsa preziosa per rafforzare questo impegno. Nessun bambino deve
pagare il prezzo della crisi rinunciando ad apprendere, far fiorire i
propri talenti e costruire liberamente il futuro. Le scuole e le
famiglie non possono essere lasciate da sole davanti ad una sfida
educativa senza precedenti. L’adesione al progetto da parte della
Conferenza dei Rettori e della Rete delle Università per lo sviluppo
sostenibile testimonia come le Università possono essere parte attiva
sul territorio per contrastare la povertà educativa. Speriamo che
moltissimi studenti universitari accolgano questa chiamata all’impegno
civico per il diritto all’educazione dei più piccoli”, ha dichiarato
Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the
Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare i
bambini a rischio e garantire loro un futuro.
“Questo progetto rappresenta un grande valore per il protagonismo, la
partecipazione e la responsabilità civica delle nuove generazioni che
sempre di più manifestano un interesse specifico per gli obiettivi di
sviluppo sostenibile che riguardano il loro mondo del futuro, come
l’educazione di qualità per tutti, in questo caso. Gli studenti
universitari che danno vita a questa iniziativa si uniscono ai
tantissimi Volontari di Save the Children in Italia che da anni sono
impegnati con passione, entusiasmo, fantasia e creatività nel promuovere
i diritti dell’infanzia e sostenere i progetti dell’Organizzazione nel
nostro paese e nel mondo, con campagne, eventi di sensibilizzazione e
raccolta fondi, o con il loro coinvolgimento diretto nei progetti di
intervento ove possibile,” ha dichiarato Filippo Ungaro, Direttore
Comunicazione, Campagne e Volontari di Save the Children Italia.
Tutti gli studenti universitari posso candidarsi per far parte della
community ed impegnarsi come volontari nel progetto consultando la
pagina dedicata sul sito di Save the Children che è anche a disposizione
di insegnanti, genitori, alunni o studenti per segnalare eventuali
richieste di accesso al programma di accompagnamento allo studio
previsto dal progetto.
Un breve video con le testimonianze di alcuni studenti universitari
Volontari per l’Educazione è disponibile al link:
https://vimeo.com/486777299/a55fbb5166
Un breve video con le testimonianze dei Volontari di Save the Children
sul loro impegno su tutti i fronti è disponibile al link:
https://vimeo.com/486744804/e0a2e1340b
Il programma “Riscriviamo il Futuro” di Save the Children per rispondere alla crisi
In Italia, all’indomani della diffusione de Covid-19, l’Organizzazione
si è subito attivata con un programma straordinario di interventi grazie
al quale sono stati raggiunti 75 mila tra bambini, famiglie e docenti
in tutto il Paese, fornendo attività di sostegno alla didattica a
distanza, provvedendo alla consegna di tablet e connessioni internet
alle famiglie meno abbienti, offrendo forme di tutoraggio durante le
attività didattiche e supporto psicosociale per assicurare un
affiancamento specialistico a bambini, famiglie e scuole.
Nella fase successiva al primo lockdown, Save the Children ha quindi
avviato un nuovo programma di intervento “Riscriviamo il futuro” con
l’obiettivo di raggiungere, in Italia, 100 mila bambine, bambini e
adolescenti che vivono in contesti svantaggiati con una serie di
iniziative volte a contrastare la povertà educativa e ridurre i rischi
di dispersione scolastica. Il programma si realizza grazie ad una
capillare rete attiva sul territorio, nelle scuole e in ambienti
extrascolastici, e con un diretto impegno rivolto alle famiglie che
affrontano, con la crisi, le più gravi difficoltà materiali.
Per ulteriori informazioni:
Tel. 06-48070023/63/81/82
ufficiostampa@savethechildren.org
www.savethechildren.it